Italia-Scozia a Firenze, tanti esperimenti per Smith: Vogliamo crescere, se si vince tanto meglio

Italia-Scozia a Firenze, tanti esperimenti per Smith: Vogliamo crescere, se si vince tanto meglio
di Christian Marchetti
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Venerdì 13 Novembre 2020, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 01:28

Dal Sei Nazioni e, per gli azzurri, dalla ventisettesima sconfitta della serie in quel torneo, alla neonata Autumn Nations Cup: squadre suddivise in due gironi e finali per tutti in base al piazzamento. Formula effettivamente divertente e comunque la miglior scelta possibile per riprendere la tradizione dei test match autunnali di rugby in piena emergenza Covid, pur non potendo incrociare le armi con le grandi dell'Emisfero Sud. Per l'Italia di Franco Smith il debutto è fissato domani, sabato 14 novembre alle 13.45 (diretta tv Canale 20, bell'esordio anche questo), al "Franchi" di Firenze a porte chiuse per sfidare la Scozia. La Scozia di Gregor Townsend che pur con notevoli problemi all'apertura, vista l'assenza di Russell e Hastings, può contare sul bravo e caparbio Duncan Weir. Sebbene il ct azzurro Franco Smith tema soprattutto la "difesa e una mischia su cui loro hanno investito molto dopo una Coppa del Mondo che non li ha lasciati soddisfatti".

Il tecnico sudafricano ha studiato una formazione titolare in cui non si sa dove finiscano gli esperimenti e inizino le scommesse. Spicca Jacopo Trulla all'ala (provate a rileggere a voce alta le ultime quattro parole), unico titolare proveniente dal Top 10, il massimo campionato italiano, anziché dalle franchigie italiane di Pro 14. Il trequarti del Calvisano avrà Bellini dall'altro lato e, dopo il naso fratturato rimediato contro l'Inghilterra, Minozzi estremo.

"È da quando l'ho convocato che seguo la crescita di Trulla - le parole di Smith in conferenza stampa - e ha svolto così bene il suo lavoro che penso sia giusto concedergli una chance. Per i prossimi dieci anni giocherà sicuramente per l'Italia e comincerà a farlo da questo sabato. Stiamo introducendo tanti nuovi elementi e Jacopo è tra questi". 

A comporre la coppia di centri, con il confermato Canna, stavolta ci sarà Zanon, alla sua seconda presenza. Usato sicuro quello che viene da una mediana ancora a caccia di personalità (Garbisi-Violi), dalla giovane e forte terza linea (Polledri-Steyn-Negri) e da una prima che continua il rodaggio in azzurro (Fischetti-Bigi-Zilocchi). In seconda c'è Lazzaroni a fare coppia con Cannone che gioca in casa proprio nel giorno in cui i cancelli rimarranno chiusi.

Smith è chiaro: "Tutti qui vogliono vincere, ma se guardassimo soltanto il risultato non cresceremmo. Vogliamo andare a giocarcela con le nostre migliori capacità nell'ottica del nostro percorso di crescita.

Se si vince tanto meglio". E qui è ancora più chiaro: "Stiamo costruendo una squadra. Vogliamo creare un gruppo di quarantacinque giocatori che siano i migliori e più di uno in ogni ruolo in modo che ci sia sempre qualcuno pronto, senza cambiare la nostra impostazione. Bisogna sviluppare i giocatori e questi hanno capito bene quale sia la linea da seguire".

Desta interesse anche la panchina, dove si scorge il nome di un ragazzino da 104 presenze e ormai 36 anni come Leonardo Ghiraldini, ex capitano e unico "senatore" rimasto dalle precedenti gestioni tecniche. "La sua figura è per noi fondamentale - dice il capitano Luca Bigi - era lui il capitano quando sono arrivato. Ha dato tantissimo a tutti come giocatore e come amico e abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione. Ci confrontiamo spesso e ogni sua parola ha un peso importante".

Importanti sotto diversi punti di vista le presenze del diciannovenne mediano di mischia Stephen Varney, primo azzurro di rugby a risultare positivo al Covid in raduno, e il flanker Maxime Mbandà (ne abbiamo parlato qui), che dopo l'esperienza da volontario nel corso della prima ondata della pandemia, dopo il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica, segue oggi con preoccupazione le condizioni dei genitori contagiati dal coronavirus e ricoverati a Milano. E questo si chiama fegato. 

Le formazioni

Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Jacopo Trulla, 13 Marco Zanon, 12 Carlo Canna, 11 Mattia Bellini, 10 Paolo Garbisi, 9 Marcello Violi, 8 Jake Polledri, 7 Braam Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Niccolò Cannone, 4 Marco Lazzaroni, 3 Giosuè Zilocchi, 2 Luca Bigi (cap.), 1 Danilo Fischetti
A disp. 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Simone Ferrari, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Johan Meyer, 20 Maxime Mbanda’, 21 Stephen Varney, 22 Tommaso Allan, 23 Federico Mori

Scozia: 15 Stuart Hogg (cap.), 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sam Johnson, 11 Duhan van der Merwe, 10 Duncan Weir, 9 Ali Price, 8 Blade Thomson, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie, 5 Jonny Gray, 4 Scott Cummings, 3 Zander Fagerson, 2 Stuart McInally, 1 Rory Sutherland
A disp.: 16 George Turner, 17 Oli Kebble, 18 WP Nel, 19 Sam Skinner, 20 Nick Haining, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 James Lang, 23 Blair Kinghorn


Arbitro: Luke Pearce (Inghilterra)

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