«Non c'è alcuna frustrazione da parte mia - afferma Leclerc - Dobbiamo essere onesti, stiamo vivendo un periodo difficile, non è un momento semplice. Ci vorrà parecchio lavoro per tornare al livello a cui dobbiamo essere». La Formula 1 è in Gran Bretagna per una doppia sfida sul tracciato di Silverstone. Un tacciato speciale, una pista velocissima dove serve tanto motore e tanto talento per affrontare curve che sono altrettanto veloci. «Al momento non siamo dove vorremmo essere - aggiunge Leclerc - C'è tantissimo lavoro da fare ma nessuna frustrazione, siamo motivati a provare a rendere le cose migliori e a lavorare nel modo migliore possibile per vedere i progressi».
Mercedes e il padrone di casa Hamilton favoriti, mentre dalla Red Bull e soprattutto dalla Ferrari sono attesi segnali di rinascita anche dopo le parole del presidente Elkann e la conferma del team principal Binotto, pur con una riorganizzazione verticale dell'assetto del team. «Penso di essere stato già chiaro, con il pacchetto giusto penso di avere molto da dare. A livello fisico e di guida non sono peggio degli anni passati - assicura Vettel che guarda al Gran Premio d'Inghilterra con ottimismo assicurando di aver ancora molto da dare in pista con la sua Ferrari - Mi sento bene e ho molto da dare.
Dipende da quali opzioni avrò. Ci sarà il cambio di regole che potrà essere promettente o no, ma si spera sempre in meglio per il futuro. Che io ci sia o no, lo dico da fan di questo sport». Quella di domenica è l'edizione numero 71 del Gran Premio di Gran Bretagna. Insieme a quello d'Italia, questa corsa è la sola a non essere mai uscita dal calendario del Mondiale. In effetti, se esiste una casa della Formula 1, probabilmente è proprio Silverstone. Su questa ormai leggendaria pista, ricavata unendo le strade perimetrali di un aeroporto militare, il 13 maggio 1950 si tenne il primo Gran Premio di Formula 1 della storia e sempre qui, un anno più tardi, la Scuderia Ferrari conquistò la sua prima affermazione nella massima categoria, grazie all'argentino José Froilàn Gonzàlez e alla 375 F1.
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