Serie A, la polemica arbitrale mina la strada dello scudetto

Serie A, la polemica arbitrale mina la strada dello scudetto
di Roberto Avantaggiato
3 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Aprile 2018, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 19:41

Finisce nel tritacarne della polemica il campionato di serie A, che d'improvviso alza i toni contro la classe arbitrale. È il duello a distanza tra Juventus e Napoli a scatenare i social e far attivare la Procura su filmati e filmatini, con tanto di letture labbiali che vengono interpretate a piacimento. Nel mirino Paolo Tagliavento, quarto uomo della sfida di sabato sera a San Siro tra l'Inter e i bianconeri, che avrebbe pronunciato frasi troppo amichevoli nei confronti di Allegri e la Juventus. Storie da bar, diverse da quelle da Var che contribuiscono a infuocare la polemica. In tema di Var, sul banco degli imputati ci finisce, Daniele Orsato, le cui condizioni psico-fisiche sono in forte calo, che l'altra sera ha commesso più di qualche (grave) errore. Il rosso a Vecino, arrivato dopo l'on field review (sarebbe stato lo stesso arbitro di Schio a chiedere aiuto a Valeri) alla fine può essere letto come una decisione corretta, ma resta il nodo di chi ha chiamato la revisione. Aspetto molto importante perché se non fosse stato lo stesso Orsato a richiederla, si tratterebbe di un grossolano errore di applicazione del protocollo Var. Che non contempla (come poi si è visto in occasione di un fallo di Pjanic su Rafinha che avrebbe potuto portare al rosso per lo juventino) l'intervento del Var su una valutazione dell'arbitro. Grande lavoro per i Var anche ieri pomeriggio. A Firenze, Mazzoleni (tra i più in forma del momento) prima concede il rigore alla Fiorentina per fallo di Koulibaly su Simeone, con giallo al napoletano; poi va al video e inverte entrambe le decisioni: punizione dal limite e rosso al difensore. Non ricorre al Var l'arbitro di Bergamo quando Chiesa crossa e Albiol in scivolata intercetta il pallone con il braccio, ma dopo che gli sbatte sulla coscia. Mazzoleni lo giudica involontario e non convince in pieno in questa sua decisione. Non convince neppure Giacomelli in Bologna-Milan. Dopo aver rivisto l'azione del pareggio rossoblù, decide di annullare il gol per un fallo di mano di Palacio, che però ha il braccio lungo il corpo. Anche Fabbri fa marcia indietro davanti allaVar: assegna un rigore al Genoa per fallo di mano di Caldara, ma in realtà l'atalantino colpisce il pallone con la parte posteriore della spalla. Al contrario, Damato deve assegnare il rigore agli emiliani in Crotone-Sassuolo dopo aver lasciato correre ed essere stato richiamato dal Var Di Bello. Dopo on field review, Maresca conferma invece il rigore fischiato per fallo di mano di Pezzella su tiro ravvicinato di Brignola. Rigore comunque dubbio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA