MANCIO, MARITO DA 40 MILA EURO
In un primo momento si era parlato di sanzioni molto pesanti per Sarri in base alle norme della Figc che, all'articolo 11 delle Noif, puniscono un tesserato con almeno 4 mesi di stop "un comportamento discriminatorio e ogni condotta che comporti offesa per motivi di sesso". Qualcuno, però, ha obiettato che la frase di Sarri rivolta a Mancini non può essere considerata discriminatoria in quanto l'allenatore dell'Inter non è gay. Separato dalla moglie, se mai. A tal proposito, il presidente del tribunale di Ancona, Mario Vincenzo D'Aprile, ha disposto ieri un maxi assegno di mantenimento da 40 mila euro al mese per Federica Morelli, l'ex moglie di Mancini. Il tecnico dell'Inter sta versando la somma all'ex compagna dallo scorso novembre, e dovrà continuare a farlo, in via provvisoria, fino alla sentenza definitiva: 40 mila euro e non i 2.500 euro mensili che inizialmente sarebbero stati offerti da Mancini. Sull'episodio di Napoli, ieri si sono scatenate reazioni di ogni tipo, soprattutto da parte di esponenti del mondo politico di fede azzurra o nerazzurra. E va ricordato che la legge che introduce nel nostro ordinamento il reato di omofobia è ferma in commissione Giustizia al Senato.
BERLUSCONI: COLPA DI ROBERTO
Il testo, approvato dalla Camera il 20 settembre 2013, e trasmesso dopo quattro giorni a Palazzo Madama, non è nel calendario dell'Aula. Il parere di Silvio Berlusconi: «Sono cose che possono accadere sul campo, hanno sbagliato a renderle pubbliche. Ha sbagliato Mancini». Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori e uomo di sinistra, ha commentato: «È successo anche a me, venni apostrofato allo stesso modo di Sarri con Mancini da un collega italiano, risposi in modo boccaccesco: dissi portami la tu moglie, e poi domandalo a lei. Che non è proprio un modo elegante per rispondere... Comunque, meglio finocchio che democristiano».
Mimmo Ferretti
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