Salvatori, di padre in figlio indossando
la maglia del Civita Castellana

Salvatori, di padre in figlio indossando la maglia del Civita Castellana
di Ugo Baldi
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Martedì 23 Dicembre 2014, 20:45
Di padre in figlio, verrebbe subito di dire. Il padre è Massimo, il figlio Tiziano. Entrambi fanno di cognome Salvatori, ed entrambi hanno giocato e giocano con lil Civita Castellana. Il primo è stato calciatore dei rossoblù tra gli anni 70 e 90, il secondo, classe 1996, è arrivato al club civitonico soltanto da qualche giorno.

Tiziano, centrocampista titolare del Monterosi per tutta la stagione lo scorsa stagione, con i biancorossi ha firmato, nella scorsa primavera, la prima prodezza personale contro il Rieti, regalando mezzo biglietto per la serie D alla Viterbese, con cui ha pure disputato un paio di campionati nella juniores. In estate c'è stato il passaggio al Latina Primavera (insieme a Mazzoleni, portiere del '97 del Grifone Monteverde), ora il ritorno a Civita Castellana.

Domenica scorsa, il tecnico del Civita Castellana, Lillo Puccica, l’ha spedito in campo nella ripresa nella gara persa in casa contro il Poggibons,i che valeva il terzo posto in classifica generale.

«Non nascondo che ero emozionatissimo», rivela Tiziano. «Quando sono entrato in campo indossando la maglia che mio padre ha portato con orgoglio sulle spalle per tanti anni, non è stato facile. Dentro il Madami, ci sono cresciuto in pratica poiché da piccolo stavo a bordo campo a vedere le partite. Lo ammetto, mi tremavano le gambe. Sulle tribune erano presenti tanti amici e anche Alfredo Manoni, che è stato il mio primo allenatore. Ho coronato comunque un sogno. I primi cinque minuti sono stati davvero difficili; mai provati tanti brividi. Poi uno sguardo di quelli fulminanti di Gasperini il centrale difensivo, mi ha risvegliato. Ho tentato anche la via del gol, ma mi è andata male. L’unico rammarico è che ho bagnato l’esordio con la maglia della mia città e in serie D, con una sconfitta immeritata. Anche un pareggio ci andava stretto. Ringrazio il tecnico per la fiducia e la società che mi ha accolto benissimo. Ci rifaremo però perché questa squadra ha grandi potenzialità».
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