MIRRA - «Non voglio passare per presuntuoso – ha dichiarato il presidente rossoblu – ma tutto quello che mi sono prefissato in 17 anni sono poi riuscito a raggiungerlo. Se non avessimo vinto – confessa – sarebbe stato un fallimento, ma non è accaduto. E’ vero, il divario con Ferentino e Fondi è stato minimo ma sapevamo dall’inizio che sarebbero state le due squadre con le quali ci saremmo dovuti giocare il titolo. E poi abbiamo commesso diversi errori durante il cammino, non siamo stati impeccabile. Adesso, però, ci godiamo la festa. Ringrazio i ragazzi, sono stati straordinari. E mi complimento con uno staff eccezionale: tutte persone di altissimo profilo a livello professionale, ma anche dai grandi valori umani».
B COME BACARO - Troppo facile indicare in Bacaro, capocannoniere del torneo con 50 gol segnati, l’arma “letale” decisiva nella corsa al primato. «Chiaro che Bacaro è stata la nostra ciliegina sulla torta – sottolinea il presidente – un giocatore non solo in grado di fare la differenza in qualunque momento, ma anche capace di rendere più sereno e determinato tutto il gruppo. Detto questo tutti hanno dato il loro importante contributo, anche gli Under che hanno esordito man mano in prima squadra».
UNICO NEO - L’unica piccola ombra, forse, quel clamoroso ko nella finale di coppa Italia regionale contro il Ferentino. «Una sconfitta che ancora fa male – conclude Mirra – ma forse è stato meglio così. Un ulteriore impegno avrebbe rischiato di toglierci energie preziose in vista del testa a testa decisivo. Adesso, invece, possiamo festeggiare la serie B».
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