Lido di Ostia, Matranga avverte:
«Girone di ritorno è un'altra storia»

Il tecnico Matranga
di Vincenzo D'Avino
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Martedì 31 Gennaio 2017, 13:00
Vedere il Lido di Ostia che non vince per due gare di fila è una notizia. Alla squadra di Matranga, infatti, non era mai successo in questa stagione di restare ottanta minuti senza i tre punti. I pareggi contro Virtus Fondi e Gymnastic, però, non possono rappresentare un campanello d’allarme e il motivo è semplice: Fred e compagni restano a +4 sulla Brillante Torrino e possono vantare una striscia di ben sedici risultati utili consecutivi in campionato. Senza dubbio il modo migliore per presentarsi allo scontro diretto del PalaTorrino.

GIRONE DI RITORNO – Roberto Matranga commenta con molta serenità gli ultimi due risultati: «Ho sempre sostenuto che il girone di ritorno è tutta un’altra cosa rispetto a quello di andata, perché ci si avvicina alla fine e questo porta le squadre a giocare con un’intensità mentale maggiore. Abbiamo incontrato due formazioni preparate tatticamente e ben organizzate, che ci hanno dato filo da torcere, fermo restando che, in entrambi i casi, siamo stati comunque noi a fare la partita, costruendo molte occasioni per vincere. Poi ci vuole anche un po’ di fortuna, componente che nelle ultime due gare è mancata».

ATTENZIONE – Un pizzico di sfortuna, ma non solo: «È un momento in cui gestiamo con meno attenzione alcune situazioni, e questo alla fine si paga - osserva con molta lucidità il mister -. Se ripenso al gol preso a Fondi e al primo subìto sabato scorso, non posso che parlare di disattenzioni, infatti non si può prendere una rete per protestare con l’arbitro». Attenzione, un concetto su cui Matranga si sofferma a lungo: «Sì, perché riguarda anche la fese offensiva, dove ci sta capitando di sbagliare troppe occasioni. Se non segni, le partite restano in bilico e poi può succedere di tutto. Vanno curate entrambe le fasi, ma con una differenza: quella difensiva è allenabile e modificabile nei giocatori, quella offensiva, invece, un po’ meno, perché sottoporta a fare la differenza sono l’istinto e la freddezza, cose che un allenatore non può insegnare. Arriviamo bene davanti alla porta, ma poi ci perdiamo sul più bello. I numeri dicono che abbiamo la miglior difesa, ma essere solamente il quinto migliore attacco è un po’ un’incongruenza per una squadra che guida il campionato con quattro punti di vantaggio sulla seconda».

SAGGEZZA – Matranga è un perfezionista, ma anche una persona estremamente lucida nelle valutazioni. I due pareggi consecutivi non rappresentano un problema, soprattutto quando si ha la capacità di osservare il quadro generale e non i singoli pezzettini: «Campanello d’allarme? Assolutamente no, considerando che siamo arrivati a sedici risultati utili consecutivi. Ci possono stare partite in cui ti ritrovi a dover gestire le forze, specialmente nel girone di ritorno, in cui devi fare i conti con la stanchezza, le ammonizioni, le squalifiche. Fa tutto parte del gioco, sono risultati che rientrano nella dinamica di un campionato che, come ho sempre detto, non può definirsi chiuso a metà stagione, concetto che ho ripetuto anche quando eravamo a +6. Di esperienza ne ho, quindi so che un campionato può essere chiuso a tre-quattro giornate dal termine, non certo all’inizio del girone di ritorno».

BRILLANTE TORRINO – Concetto che l’allenatore ribadisce anche parlando del big match contro la Brillante Torrino: «Una gara che non può essere considerata decisiva, perché poi mancheranno comunque tante partite e, come abbiamo visto, i punti si possono perdere ogni sabato. Comunque vada, noi resteremo primi: questa è l’unica cosa certa. Incontreremo una squadra che sta facendo un campionato fantastico, con un allenatore in gamba e giovani di qualità». Si giocherà al PalaTorrino, dove la Brillante ha conquistato sette vittorie (otto se si considera anche la Coppa Italia) e un pareggio (alla seconda giornata, nella gara che segnava l’esordio casalingo dei biancoverdi): «Il fattore campo può fare la differenza a livello psicologico e dare loro una spinta in più, magari una sicurezza maggiore. Per loro può essere un vantaggio, ma questo non mi preoccupa. Un pareggio? Io non firmo mai prima, perché una partita la voglio sempre giocare. Poi vincerà il migliore, di sicuro non sono uno che fa calcoli. È vero che un pareggio manterrebbe invariato il distacco sulla Brillante, ma potrebbe permettere alle altre di accorciare. Noi dobbiamo provare a vincere per continuare la nostra striscia positiva, senza pensare ad altro. La Brillante ha un’organizzazione di gioco collaudata e una freschezza dettata dalla giovane età, quindi dovremo essere bravi a gestire e a contenere quando ce ne sarà bisogno, cercando di fare il nostro gioco e di sfruttare le nostre doti - conclude Matranga -. Mi aspetto una gara molto tattica all’inizio, poi dipenderà da tanti fattori. Anche una partita molto tattica, infatti, può diventare improvvisamente “isterica”».
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