Cambio sulla panchina del Nettuno,
esonerato Salvini al suo posto Ludovisi

Cambio sulla panchina del Nettuno, esonerato Salvini al suo posto Ludovisi
di Francesco Cenci
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Martedì 22 Settembre 2015, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 18:49
Prima panchina a saltare nel corso dei questo campionato di Eccellenza. Nel girone B il Nettuno ha deciso di esonerare Pietro Salvini e di affidare la panchina a Lorenzo Ludovisi. E’ durata solo tre partite l’avventura di Pietro Salvini sulla panchina della formazione nettunese. Dopo due pareggi, in casa contro il Colleferro e fuori con il Lariano, domenica scorsa è arrivata la pesante sconfitta in casa del Gaeta, una delle compagini che lotterà per il salto di categoria. Non sono stati tanto i risultati a far pendere la decisione dell’esonero al direttore generale Gaetano D’Agostino, quanto l’atteggiamento i campo dei giocatori. “Ho visto esultare – commenta il dirigente nettunese Gaetano D’Agostino - per un pareggio contro una squadra ridotta in dieci, contro il Lariano, e domenica a Gaeta i ragazzi sono scesi in campo senza un minimo di agonismo”.

La scelta della dirigenza verdeazzurra è ricaduta su Lorenzo Ludovisi, ex attaccante con una lunga carriera da giocatore. Ha cominciato nel settore giovanile della Roma con cui ha vinto uno scudetto con i Giovanissimi Nazionali, in prima squadra ha esordito in serie C a diciassette anni a Pontedera, poi tanta serie D con le maglie di Fondi, Cynthia e Santa Teresa di Gallura, un campionato vinto in Eccellenza con l’Ostia Mare e poi Nettuno e Tre Cancelli, dove ha vinto due campionati.

“Sono lusingato e felice di guidare la squadra della mia città”. Queste le prime parole da allenatore del Nettuno per Ludovisi. Subito un derby per il Nettuno della nuova era Ludovisi. Per il neo tecnico nettunese non sarà una partita come tutte le altre, non solo perché è una stracittadina ma perché di fronte troverà Aldo Panicci con cui è legato da un ottimo rapporto. “E’ il mio fratello maggiore. Con lui ho vinto gli ultimi due campionati, con il Tre Cancelli, prima di ritirarmi. Chiaramente ho fatto si di lanciarlo nel modo migliore nel mondo del calcio visto che per lui erano i primi due campionati da allenatore”. Hai avuto modo di vedere il Nettuno in queste prime uscite stagionali? Come pensi di aiutare questi ragazzi a crescere? “So di avere dei ragazzi molto giovani e come tali vanno gestiti nel modo giusto. Farò del mio meglio e sono molto sereno. Chiaramente questa settimana non serve stimolare i ragazzi. In un derby rischieresti soltanto di appesantire il loro già alto grado di tensione. La voglia e gli stimoli vengono in automatico. Forse mi soffermerei un po’ sul profilo psicologico”.