La carica degli 11.000. In migliaia, da tutta Italia, hanno affollato il Palalottomatica per partecipare alla tre giorni di selezioni per l'ottava edizione di X Factor, il popolare talent show dedicato alla scoperta di nuove popstar.
Giovani, giovanissimi e anche qualche senior, persino una bisnonna di settanta vestita da cowgirl, accorsi in massa per realizzare quello che per molti è un desiderio, per alcuni una speranza, per tutti un sogno. In ogni angolo del piazzale antistante il palazzetto dell'Eur era possibile sentire melodie accennate, esibizioni estemporanee, esercizi vocali, per scaldare la voce e non farsi trovare impreparati da autori e membri della produzione, giudici preliminari che procederanno alla prima scrematura dei concorrenti. L'atmosfera è gioiosa, nonostante l'evidente tensione sul volto delle potenziali popstar: in molti si riuniscono in gruppi per cantare in coro, alcuni si incontrano per la prima volta e condividono timori, consigli, si scambiano reciproci complimenti in attesa che dagli scaloni il megafono richiami i loro numeri identificativi. E la gara al batticuore ha inizio.
LA BAND
Per qualcuno è il primo tentativo, come per David, romano di origini nigeriane, che ama l'hip hop e ha preparato un brano di Cesare Cremonini e uno di James Blunt.
IL CAST
Alessandro Cattelan, che da quattro anni presenta lo show, è il padrino. Non lesina selfie con gli aspiranti cantanti, fa capolino nelle salette dei provini, dispensa consigli, saluti e raccomandazioni: «Quest'anno i partecipanti sono molti di più degli anni scorsi, segno della bontà del lavoro svolto. Cerchiamo quella nota partciolare che renda un cantante una popstar. La nostra redazione lavora ogni anno per avere il miglior cast possibile, anche seguendo giovani artisti a concerti, festival, persino su Youtube».