Piero Pelù all'Atlantico. Debutta il tour del cantante dei Litfiba

Piero Pelù
di Marco Molendini
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Sabato 5 Aprile 2014, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 11:44
"Festa rock": Piero Pel non ha dubbi. Il debutto romano del suo tour, l'appuntamento per questa sera all'Atlantico live, è l'occasione per dare fondo alla gioia di far musica «con due generazioni di rocker sul palco. Con me ci saranno Manuel Agnelli degli Afterhours, Ringo che farà un dj set dopo il concerto e Francesco Guasti, una delle voci più interessanti uscite da The Voice: è il Rod Stewart italiano». Identikit, il nome del nuovo giro di concerti, lo stesso del suo album che racconta i dieci anni della sua carriera da solista, non è solo una festa è anche uno spazio rubato al lavoro televisivo: «Non è facile fare le due cose assieme: per realizzare una puntata si lavora 5 giorni alla settimana». Ma Piero è tutt'altro che scontento della sua seconda avventura con il talent di Raidue: «Avevo due missioni: una era portare il rock in tv e ci sono riuscito. Ora Raffa, quando vuol fare i complimenti ai ragazzi dice loro, sei stato rock. E l'altra era quella di affrontare il programma con lo spirito del laboratorio, non del talent. A me piace molto lavorare sui giovani, nel mio piccolo mi piacerebbe anche avere un'etichetta per poterli aiutare concretamente a crescere». Ma sa anche Pelù come funzionano le cose nel mondo televisivo, basta guardare cosa è successo con la suora Cristina: «Lo so è un segno dei tempi, a contare sono soprattutto i personaggi più che la musica. Su questo ho scritto anche una canzone che si chiama Fenomeni. Lei è una persona dolcissima, però deve stare attenta: il diavolo è sempre in agguato. Comunque ha sbagliato a non venire in squadra con me: le avrei messo il turbo».



IMPEGNO

Tornando al concerto Pelù spiega che sarà un gran bell’impegno fisico: «Sono quasi quattro ore con la rockoteca di Ringo che interverrà anche nel concerto, mentre io farò anche il dj con lui e ho già in testa della bella roba tosta. E poi ci sono le canzoni di Identikit compresi i due inediti, Mille uragani e Sto rock, ma riarrangiate rispetto all'album. Stavolta suona con la mia nuova band che ha un sound fantastico: i Bandidos, dove ci sono Ciuccio Licausi dei Negrita al basso e Federico Sagona dei Litfiba alle tastiere. In programma ho messo anche due o tre omaggi alla musica italiana con Pugni chiusi, Un pescatore di De Andrè in chiave punk-etnica, e Il mio nome è mai più».

Proprio in questi giorni viene anche pubblicata un'autobiografia di Pelù, Identikit di un ribelle, scritta con Massimo Cotto, altro modo per raccontarsi «anche attraverso episodi pesanti, ma non come tanti rocker maledetti per via della droga. I pericoli della mia vita sono venuti dal fronte dell'impegno sociale». Il libro rappresenta l'ulteriore capitolo di un anno sabatico, una vacanza presa dai Litfiba dopo il gran successo della ricomposizione della band: «Finisco il tour, chiudo l'impegno con The Voice, poi voglio godermi un po' le mie tre figlie e fare anche un po' di baldoria con gli amici. Poi, dal 2015, cominceremo a pensare a un nuovo album, scrivendo le nuove canzoni con Ghigo. I Litfiba restano la mia casa».
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