Notti elettroniche e techno, quando la consolle emoziona

Notti elettroniche e techno, quando la consolle emoziona
di Marco Pasqua
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Giovedì 7 Settembre 2017, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 10:36
Le sue installazioni sono state ospitate al Guggenheim di New New York, alla Tate Modern di Londra, alla Biennale di Venezia, al Centre Pompidou di Parigi, e al San Francisco Museum of Modern Art: con il suo sound ha emozionato pubblici eterogenei di mezzo mondo. Classe 1965, Carsten Nicolai, meglio noto come lo pseudonimo di Alva Noto, dopo aver dato vita, nel 1999, alla Raster-Noton, è diventato un punto di riferimento della produzione elettronica mondiale. I suoi progetti puntano a fondere design, suono e arte. Un amore, quello per l’arte d’avanguardia, che ha maturato da giovane, quando, per guadagnarsi da vivere, lavorava come giardiniere, frequentando un corso per il design. Domani sarà uno dei protagonisti della decima edizione dell’”Electric Campfire”, fortunata kermesse ospitata a Villa Massimo (dove fu borsista nel 2007). La sua performance, insieme al vocalist Anne-James Chaton, è stata pensata esclusivamente per questo evento e non verrà ma più ripetuta: un’opera “unica”, trenta minuti da vivere e registrare con la vista, l’udito e da vivere anche con il cuore. 

Un altro dj amante delle contaminazioni è Mads, veronese adottato da Bologna, classe 1987, che da sempre ama fondere l’elettronica, gli archi e la voce, grazie al suo progetto “Dissonant”. Lavora in consolle da 11 anni ma si emoziona ancora insieme al suo pubblico. Matteo Zanferrari licenzierà a breve il suo Ep e, nel frattempo, ama “invadere” i dancefloor londinesi più cool con i suoi set che spaziano dalla techno-house alla techno, senza mai far mancare groove. 

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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