1000 frustate per la libertà, il libro del blogger saudita in carcere per aver insultato l'Islam

1000 frustate per la libertà, il libro del blogger saudita in carcere per aver insultato l'Islam
1 Minuto di Lettura
Giovedì 24 Settembre 2015, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 17:52
“Tutta questa terribile sofferenza si è abbattuta su di me e sulla mia famiglia solo perché avevo espresso la mia opinione. Ecco, è questo il prezzo delle parole che state per leggere!”. E' quanto scrive Raif Badawi, il blogger 31enne saudita condannato a dieci anni di carcere, mille frustate e una multa molto spropositata (circa 240.000 euro) per aver insultato l'Islam, nell'introduzione al libro appena pubblicato da Chiarelettere: 1000 frustate per la libertà .



Nel libro c'è una raccolta dei testi che lo hanno condannato (oltre a un contributo della moglie di Badawi, un intervento di Riccardo Noury, il portavoce per l’Italia di Amnesty International, e una postfazione di Farian Sabahi, saggista e giornalista) e che rivelano le radici culturali dell’estremismo islamico.



Badawi, intellettuale e attivista che 2008 ha dato vita a un forum online intitolato “I liberali sauditi”, sul rapporto tra politica e religione nel suo paese, poi chiuso dalle autorità, nel libro parla di califfato, del terrorismo, dell'11 settmbre. Ma anche dell’assoggettamento della donna. E della libertà.



Il blogger saudita è in cella dal 2012 (tra i capi d’accusa anche quello di aver messo like su una pagina Facebook di arabi cristiani) e il 9 gennaio 2015 a Gedda, di fronte alla moschea di al-Jafali, gli sono state pubblicamente inferte le prime 50 frustate (le altre sessioni per ora sono state più volte rinviate). Sempre dal 2012 la moglie di Badawi Ensaf Haidar e i tre figli vivono in Canada, dove godono dello status di rifugiati per motivi umanitari.