da grande», scherza Popolizio alla presentazione al Costanzi, spiegando di aver voluto privilegiare la forza della musica, mettendo la propria arte «completamente a servizio di ciò che era già scritto». «In prosa siamo liberi di determinare il ritmo di ciò che facciamo, in musica i ritmi sono già prestabiliti», dice, «il mio valore aggiunto è che essendo attore posso avere un rapporto diverso con i cantanti, portando la mia esperienza
di palcoscenico».
Con le scene di Sergio Tramonti, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Roberto Venturi, i video di Luca Brinchi e Daniele Spanò e la direzione del coro affidata a Roberto Gabbiani, il pubblico vedrà sul palco Stefano Secco e Giuseppe Altomare nei panni di Carlo, Artur Rucinmski e Andeka Gorrotxategui in quelli di Francesco e, nel ruolo di Amalia, il soprano Roberta Mantegna, diplomatasi a Fabbrica, il vivaio dell'Opera di Roma.
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