Come accade ogni anno, il giorno prima degli Oscar due cerimonie importanti hanno luogo nella città degli angeli. Una seria, l'altra un pò meno. La prima è l'assegnazione degli Independent Spirit Awards, che premiano il cinema indipendente, la seconda riguarda la consegna dei Razzie, i poco lusinghieri premi al peggio del cinema del 2014.
I primi sono un indicatore importante di cosa succederà il giorno dopo agli Oscar e quest'anno lo sono ancor di più, perchè i due più forti contendenti nella gara al miglior film, Birdman e Boyhood, rientravano nei canoni richiesti per partecipare agli Spirit: un budget ridotto sotto i venti milioni di dollari e la produzione americana.
La 30/a edizione degli Spirit Awards sembra dunque portare un pò di chiarezza sui pronostici delle due categorie meno prevedibili degli Oscar, a tutto vantaggio del lavoro del regista messicano, anche se Richard Linklater ha vinto lo Spirit al miglior regista. Gli altri premi sono tutte conferme: Patricia Arquette, mamma fragile in Boyhood, ha vinto la statuetta per la migliore attrice non protagonista, Julianne Moore per Still Alice quella per la migliore protagonista, J.K. Simmons ha portato a casa il premio per il migliore attore non protagonista grazie alla sua straordinaria interpretazione in Whiplash, il polacco Ida ha vinto nella categoria miglior film straniero mentre fra i documentari è emerso CitizenFour, sulla storia di Edward Snowden.
Vittorie anche per Nightcrawler, film poco considerato agli Oscar che però agli Spirit ha portato a casa il premio per la migliore opera prima e la migliore sceneggiatura, curata dallo stesso regista, Dan Gilroy. Ogni anno la consegna degli Spirit Awards avviene in un grosso tendone a pochi metri dalla spiaggia, in un clima molto più disteso e informale dei successivi Oscar. Il premio nacque 30 anni fa per cercare di contrastare lo strapotere delle grandi case di produzione, ma negli anni i vincitori degli Spirit si sono sempre più avvicinati a quelli dei più famosi Oscar. Decisamente meno lusinghiera è la vittoria di un Raspberry Award, goliardico premo che sancisce il peggio dell'ultimo anno di cinema. A «vincere» quest'anno sono stati Cameron Diaz e Kirk Cameron.
La prima ha ottenuto un razzie per il suo impegno in due diversi film: Tutte contro lui e Sex tape, mentre Annie, musical che la vede nel cast, ha ottenuto il poco lusinghiero titolo di peggior remake. Kirk Cameron ha invece ottenuto il Razzie per il peggiore attore a causa del film Saving Christmas, che ha vinto forte ai Razzie portando a casa il lampone d'oro per il peggior film e peggiore sceneggiatura. Il peggior regista è invece Michael Bay per Transformers - L'era dell'estinzione.