Il caso Orlandi ora è un film: Faenza parla del suo "La verità sta in cielo"

Riccardo Scamarcio
di Gloria Satta
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Domenica 29 Novembre 2015, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 21:23
Della 15enne Emanuela Orlandi rimangono poche immagini in bianco e nero - in una delle più famose la ragazzina indossa la bandana, in un'altra suona il flauto - e l'intricatissimo caso ancora irrisolto che da oltre trent'anni tormenta gli inquirenti e appassiona l'opinione pubblica generando periodicamente indagini, false piste, rivelazioni più o meno clamorose, archiviazioni in cui s'intrecciano il Vaticano, la Banda della Magliana, lo Ior, il Banco Ambrosiano, i Lupi Grigi di Alì Agca, i servizi segreti internazionali. Ora alla giovanissima cittadina vaticana scomparsa a Roma il 22 giugno 1983 senza lasciare tracce è dedicato un film: La verità sta in cielo, diretto da Roberto Faenza e attualmente in lavorazione nella Capitale.

«È venuto il momento in cui il cinema faccia luce su uno dei misteri più sconcertanti della storia recente», spiega Faenza, aggiungendo a mezza bocca: «Di più per ora non posso dire, com'è facile capire il tema è scabroso». Le riprese del film, prodotto da Elda Ferri e piatto forte del ricco listino di RaiCinema, andranno avanti fino a Natale nel segreto più assoluto. E sono iniziate in concomitanza con l'archiviazione dell'inchiesta che vedeva imputate sei persone per la sparizione di Emanuela e di un'altra quindicenne romana, Mirella Gregori, di cui non si hanno più notizie dallo stesso anno, il 1983.

Ma qualche dettaglio sul film trapela. Intanto la Orlandi si vedrà pochissimo: «Giusto nella prima scena, quando fa l'ultima telefonata a casa appena uscita dalla lezione di musica e prima di sparire per sempre nel nulla», anticipa Faenza. Ad aggiungere mistero al mistero ha contribuito un annuncio apparso qualche settimana fa su Internet e in cui si cercava urgentemente per il film «una ragazza tra i 25 e i 35 anni, di bella presenza e disposta a simulare scene d'amore molto ardite con gli attori del cast». Ma, dopo aver sollevato un polverone, è stato smentito dagli stessi addetti al casting che l'avevano pubblicato. Nessuna sequenza hard è dunque prevista dalla sceneggiatura.

DANDY
Ma chi saranno i veri protagonisti di La verità sta in cielo? Innanzitutto Renato De Pedis, soprannominato il ”Dandi” per la sua eleganza ostentata, boss della Banda della Magliana morto ammazzato nel 1990 e incredibilmente sepolto nella Basilica di Sant'Apollinare: lo interpreta Riccardo Scamarcio con l'aria truce, gli abiti di sartoria e i capelli impomatati. Curiosità: dieci anni fa, nel film di Michele Placido Romanzo criminale ispirato al best seller di De Cataldo, l'attore faceva un altro bandito della Magliana, il Nero dai trascorsi neofascisti.

Greta Scarano, un'attrice romana di cui sta emergendo sempre più il talento esplosivo (l'abbiamo appena vista in Suburra, è bravissima anche nella serie Sky In Treatment), interpreta invece Sabrina Minardi, la bella e spregiudicata compagna di De Pedis, ex moglie del calciatore della Lazio Bruno Giordano. Nell'autobiografia la donna affermava di essere stata l'amante del banchiere Calvi e di monsignor Marcinkus. Agli inquirenti ha rivelato che Emanuela era stata rapita dal ”Dandi” su ordine dell'alto prelato, all'epoca presidente dello Ior, per mandare un messaggio «a qualcuno più in alto», ma è stata considerata inattendibile. Completano il cast Valentina Lodovini e Maya Sansa. E il film parlerà anche di Marco Fassoni Accetti, il fotografo che si era autoaccusato sia del rapimento di Emanuela che di quello di Mirella ma non è stato creduto.

Il titolo del film parafrasa una frase («Emanuela è in cielo») che Papa Francesco avrebbe detto a Pietro Orlandi, il fratello della ragazzina scomparsa, da oltre trent'anni in cerca della verità su tutti i fronti, si è anche affidato alla trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto?. Riuscirà a ricostruirla Faenza, coraggioso regista abituato a maneggiare i temi più scomodi e ora deciso ad affrontare il “caso Orlandi” da tutte le angolazioni possibili, come in un moderno Rashomon? L'unica certezza, per il momento, è che il suo film è tra i più attesi del nuovo anno. E farà molto parlare.