​Il primo Natale, Ficarra e Picone alle origini della Natività

Il primo Natale, Ficarra e Picone alle origini della Natività
di Paolo Travisi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Dicembre 2019, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 20:53

Un ladro maldestro che ruba opere religiose, Salvo Ficarra, ed un sacerdote pignolo che vuole comporre il presepe vivente perfetto, Valentino Picone. I due s’incontrano quando il primo, dopo aver adocchiato un bambin Gesù di valore, si propone come il San Giuseppe del presepe per intrufolarsi nella chiesa. Dopo il furto una corsa forsennata, un temporale in arrivo e come ogni film di Natale che si rispetti, una magia inaspettata che trasporta i due nell’anno zero, quando Maria sta per dare alla luce Gesù, in una notte illuminata dalla stella cometa a Betlemme. 

Ficarra e Picone, ci raccontano Il Primo Natale, (in uscita per Medusa il 12 dicembre con 600 copie) facendo i conti con la storia delle storie, marchiata dalla loro originalità. “Era una storia che avevamo in mente da molto tempo, ma volevamo raccontare il Natale per quello che è, il compleanno di Gesù, un fatto che tendiamo a dimenticare” esordisce Picone. “Il film natalizio è un appuntamento importante per il pubblico e non volevamo fare il solito film con Babbo Natale e le renne, che seppur ci appassionano molto, ma noi cercavamo qualcosa di più originale”, ha aggiunto Ficarra. 

I produttori de Il Primo Natale sottolineano la complessità logistica del film, girato tra Italia e Marocco, con un costo importante, 11 milioni di euro. Un budget così importante, prevede alte aspettative di incasso, anche se Ficarra, nel suo stile ci scherza sopra. “Per quanto riguarda il botteghino, io il 25 e 26 dicembre vado a veder il mio film, poi se vuole venire anche Pinocchio va bene, basta che si mette di lato che con il naso non vedo bene”.

La coppia di comici siciliana nei loro film da registi, hanno sempre trattato tematiche di attualità, “qui parliamo d’immigrazione, senza mai nominarla, ma volevamo fare anche un film che fosse sia laico che cristiano. In fondo la scelta di questi due che si trovano a dover salvare un bambino” è un tema universale dice Nicola Guaglianone, sceneggiatore del film. “Ci piace l’idea che lo spettatore dopo aver passato un paio di ore al cinema, esca ed abbia qualche cosa di cui parlare” aggiunge Ficarra a proposito del tema del film.

Il primo Natale, ripropone un meccanismo caro a tanto cinema comico, il viaggio indietro nel tempo. Spiega Picone “lo hanno fatto tanti comici PaoloVillaggio, Totò, Trosi e Benigni, Boldi e De Sica, Ritono al futuro. Ci siamo divertiti molti a farlo anche noi e poi ci sono anche molti riferimenti a pellicole del passato, i cosiddetti sandaloni, che raccontavano l’epoca antica in un certo modo”. 

Nella conferenza stampa di presentazione del film, c’è spazio anche per una piccola polemica. Il film precedente, L’ora legale, non era stato iscritto ai David di Donatello, e Ficarra e Picone, spiegano il motivo. “Il premio secondo noi aveva regole e modalitè, superate dai tempi, con quel gesto volevamo porre il problema, che è stato condiviso da altri addetti ai lavori. Infatti poi il regolamento è stato cambiato da Piera Detassis” precisa Ficarra,  “noi amiamo il cinema, in giuria c’erano persone che potevano votare tutto, il fatto che abbiano riconosciuto qualcosa da sistemare è stato importante e quest’anno iscriveremo Il primo Natale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA