L'accordo che riguarda un milione di impiegati nella alte tecnologie e nella consulenza (tra cui le divisioni transalpine di Google, Facebook, Deloitte e PwC), induce anche i lavoratori del settore a resistere alla tentazione di consultare materiale legato alla propria professione sui propri computer, tablet, o smartphone, od ogni altro tentativo malevolo di guastare i loro preziosi momenti di svago.
Ma c'è chi fa notare che le nuove disposizioni rischiano di frenare la competitività, specie nel settore della alte tecnologie, dove spesso si intessono fitte relazioni con società straniere, costrette ad inviare mail o comunicazioni di lavoro al di fuori degli orari d'ufficio, per questioni legate al fuso orario. L'accordo, la cui grande novità è affermare l»'obbligo di disconnettersi dagli strumenti di comunicazione a distanza«, per garantire il rispetto della durata minima di risposo imposta dalle norme sul carico di lavoro, potrebbe fare da apripista per simili accordi in tante altre categorie professionali. In Francia o altrove.
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