Una grigliata sulla bocca del vulcano, a Lanzarote si cucina direttamente con il calore del cratere

La griglia sulla bocca del vulcano a Lanzarote ph Olycom
di Luisa Mosello
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Giovedì 4 Agosto 2016, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 13:55

A tavola sulla bocca di un vulcano. Ovvero: quando cenare diventa un gesto no limits, senza pensare al pericolo ma al gusto (appunto) del rischio. Che nell’isola di Lanzarote, il cuore delle Canarie, è rappresentato da un ristorante, El Diablo di nome e di fatto. Dove la grigliata di carne si fa alla brace sì, ma a 450 gradi. Cioè a una temperatura davvero “infernale” data dal calore geotermico di un cratere dormiente. Benvenuti in uno dei locali più pericolosi sul pianeta che si trova all’interno del Timanfaya National Park con vista panoramica sulle Fire Mountains, le montagne di fuoco.
 

 


Da anni è li che sfida la sorte e i capricci del braciere vulcanico che non erutta dal 1824 ed è considerato ormai spento, ma nonostante ancora oggi questo continua a produrre e a sprigionare un bel po’ di calore. Con cui realizzare un barbeque davvero unico al mondo, in cui non è necessario usare il fuoco ma solo sfruttare il vapore bollente naturale che emerge dalla terra.

Ecco allora una grande griglia in pietra composta di strati di basalto che dà su una specie di pozzo dentro il quale però non c’è dell’acqua ma rocce vulcaniche avvolte da un liquido che ribolle. La nuvola che emerge all’esterno viene utilizzata per cucinare carni e pesce. In pochi minuti ma soprattutto con una bella dose di adrenalina pura e semplice. 

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