Tamponi gratis, è bufera: i presidi non firmano. Bambini, boom di casi

Tamponi gratis, è bufera: i presidi non firmano. Bambini, boom di casi
di Lorena Loiacono
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Domenica 15 Agosto 2021, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 11:12

E’ stato firmato nella notte, dopo ore di trattativa serratissima, il Protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico ormai alle porte. Il documento, discusso a lungo con diversi incontri tra ministero dell’Istruzione e sindacati, contiene le indicazioni necessarie per le scuole per tornare in presenza, nel rispetto delle norme per il contenimento dei contagi da Covid-19

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Spaccatura

Ma il documento non ha comunque trovato l’approvazione di una buona parte dei dirigenti scolastici che siedono al tavolo: l’Associazione nazionale dei presidi, infatti, non ha firmato e si riserva di farlo solo se saranno apportate modifiche ad hoc. Il nodo del contendere è ancora una volta legato al Green pass obbligatorio per il personale scolastico: i dirigenti sono favorevoli fin dal primo momento ma ora si trovano in disaccordo con la possibilità, concessa alle singole scuole, di rendere gratuiti i tamponi per i docenti senza vaccino.

Secondo quanto previsto dal protocollo, infatti, le scuole possono usare i fondi stanziati dal governo per affrontare le criticità della pandemia.

Si tratta di fondi che, in teoria, andrebbero spesi per trovare spazi aggiuntivi, creando ad esempio aule in più tramite tramezzi, o per acquistare materiale necessario agli studenti. Risorse importanti di cui la scuola ha necessità, soprattutto in questa fase di ripartenza così delicata. «Non abbiamo firmato il Protocollo - spiega Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Anp - perché contrari alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi, inoltre il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone. L’Anp non intende favorire alcuna logica di “sostituzione” della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario. Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto». 

Per ora quindi il via libera da parte dei presidi, che di fatto hanno la responsabilità di mettere in pratica le indicazioni ministeriali, non c’è. Ma il ministero dell’Istruzione è tornato sull’argomento per allontanare qualunque fraintendimento sul fatto che si voglia agevolare la linea dei No vax: «Non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti No vax. Il Protocollo, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti e sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, consente alle scuole di effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate». Ovvero tamponi gratis, appunto, per tutto il personale della scuola che ne avesse bisogno, non solo per i No vax. 

Il report

Intanto cresce l’allarme contagi tra i più piccoli. Nell’ultima settimana, rivela il report dell’Istituto superiore di Sanità, è aumentata l’incidenza dei contagi da Covid fra i bambini nella fascia 0-9 con un’incidenza leggermente superiore a 50 casi per 100.000 abitanti per la prima volta da inizio maggio. In linea con quanto osservato nella settimana precedente, l’incidenza nella fascia di età 10-19 è pari a 156 per 100.000 abitanti, nella fascia 20-29 è pari a 146 per 100.000 abitanti e nelle fasce 30-39 e 40-49 è pari rispettivamente a 79 e 56 per 100.000 abitanti. I pediatri, non a caso, intensificano il pressing perché venga autorizzata la vaccinazione già dai primi mesi d’età.
 

Le nuove regole

Mascherine anche al banco ma distanza solo se si può

Si torna in classe il 13 settembre, quindi tra meno di un mese, e il protocollo per la sicurezza traccia le linee della ripresa delle lezioni in presenza. L’obiettivo infatti, per l’anno scolastico 2021-2022, è restare in classe ed evitare il più possibile la didattica a distanza. 
Potranno derogare a questa netta indicazione del governo solo le regioni che dovessero finire in zona rossa e arancione e solo in caso di forte necessità, localizzando però le chiusure nelle singole scuole e nei territori circoscritti. Il ministero ha attivato un help disk per le scuole e chiede a tutto il personale di aderire alla vaccinazione: secondo i dati aggiornati al 13 agosto, infatti, ne resta ancora fuori quasi il 15%, vale a dire oltre 213mila tra docenti e personale ausiliario. Intanto a scuola si torna come un anno fa: tra distanziamento e mascherina, finestre aperte e gel igienizzanti. I bambini della materna non dovranno indossare la mascherina, tutti gli altri sì.

Spazi

Un metro tra i banchi e due con la cattedra le nuove misure

All’interno degli edifici scolastici va mantenuto il distanziamento di un metro, anche tra i banchi, mentre tra i banchi e la cattedra del docente la distanza di sicurezza si porta a due metri. Ma, qualora non ci fosse lo spazio disponibile, la scuola non dovrà spostare le lezioni online come lo scorso anno: basterà indossare la mascherina e chiedere interventi mirati su spazi aggiuntivi.

Trasporti

Resta la possibilità di entrate e uscite con orari scaglionati

Le scuole dovranno prevedere percorsi suddivisi per raggiungere le aule e gli spazi comuni, indicati con segnaletica orizzontale, e se necessario dovranno anche mettere a disposizione delle classi ingressi separati. Resta la possibilità di scaglionare gli orari per evitare assembramenti in entrata e in uscita. Non è ancora deciso se verranno adottati i due ingressi, alle 8 e alle 10, per agevolare i trasporti pubblici. I presidi hanno chiesto senza successo bus riservati agli studenti.

Tutele

Protezioni obbligatorie per piccoli e grandi dalla prima elementare

Tutti gli studenti, dalla prima elementare in poi, dovranno indossare la mascherina. Deve essere di tipo chirurgico e solo per particolari necessità degli alunni disabili si può adottare la mascherina trasparente. L’obbligo va per classe e non strettamente per età: i bambini di 6 anni alla materna non devono indossare la mascherina, devono invece portarla i bambini con meno di sei anni in prima elementare.

Aerazione

Finestre e porte aperte E se c’è maltempo si può fare eccezione

Tutti i locali delle scuole devono essere sanificati e areati a norma anti-covid. Le classi dovranno tenere la porta e le finestre aperte, per agevolare il ricambio d’aria. Ma - novità importante dell’ultimo protocollo del Cts - salta l’obbligo di farlo anche nelle giornate di maltempo. Così come dovranno essere areati i locali della mensa che andranno puliti ad ogni turno, qualora ci fosse bisogno di alternare le classi nel rispetto del distanziamento

 

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