Preside toglie il crocifisso dalle aule a Carpi: «Siamo in una scuola, non in una chiesa». Bufera social

Il caso a Carpi. Per genitori e insegnanti «il provvedimento è grave, sia per il suo valore simbolico, sia perché non trova riscontro in nessuna attuale normativa scolastica»

Preside toglie crocifisso dalle aule e scoppia la polemica: «Siamo in una scuola, non in una chiesa»
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 14:22

Crocifisso a scuola, sì o no? Se per la preside della scuola media «Odoardo Focherini» di Carpi la risposta è no, genitori e insegnanti la pensano diversamente, tanto da far partire una raccolta firme contro la decisione della dirigente scolastica di togliere il crocifisso dalle aule.

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La polemica

Nuova polemica per il crocifisso a scuola, questa volta a Carpi, nella scuola media «Odoardo Focherini». Qui, infatti, un gruppo di insegnanti e genitori si è ribellato alla decisione della dirigente scolastica di togliere il crocifisso dalle aule, realizzando anche una raccolta firme

In occasione di alcuni lavori di ristrutturazione svolti durante l'estate, la preside Federica Ansaloni avrebbe infatti tolto i crocifissi.

Crocifissi che alla riconsegna dei locali non sono più tornati al loro posto. Secondo la dirigente scolastica, «Il crocifisso è un simbolo religioso. Qui siamo in una scuola, non in una chiesa. Per questo ho ritenuto di fare togliere i crocifissi dalle aule, questa estate, in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione e pittura dei locali dell’istituto. Siamo una comunità scolastica. Se i docenti o i genitori dovessero manifestare la necessità di affrontare il tema, lo faremo in Collegio Docenti, ma ad oggi la questione non è ancora stata sollevata dai professori e dalle famiglie». 

Come affermato dalla preside, quindi, nessun confronto è stato mai chiesto dai genitori, che invece si lamentano di non essere stati consultati. Malumori, questi, espressi in una lettera indirizzata alla dirigente, con la richiesta di spiegazioni, considerando che negli altri edifici dell’Istituto comprensivo Carpi Nord, che ospitano elementari e materna, i crocifissi sono rimasti al loro posto. Secondo gli insegnanti, «il provvedimento è grave, sia per il suo valore simbolico, sia perché non trova riscontro in nessuna attuale normativa scolastica».

I commenti del mondo politico

Non si sono fatti attendere i commenti del mondo politico. Ieri, infatti, il vicepremier Matteo Salvini si è detto incredulo per la vicenda, così come il senatore di Fdi Michele Barcaiulo, secondo cui «la scelta della preside è contro ogni ragionevole logica».

Secondo il senatore, «Il crocifisso non è un elemento di arredo, avere il crocifisso nelle nostre aule non vuole dire imporre a qualcuno il nostro credo ma essere orgogliosi dei valori che hanno fondato la nostra civiltà. Quella di Fratelli d’Italia è sempre stata una ferma opposizione a ogni tentativo di rimuovere il crocefisso dalle nostre scuole. Non possiamo lasciare che muoiano la nostra identità e la nostra cultura in nome di un ideologico "Politically Correct"».

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