Punto di partenza del progetto, coordinato da Subramanian Sundaram, sono stati guanti hi-tech disseminati di circa 550 sensori, sperimentati su 26 oggetti di forma e peso differente, dalle forbici alle palle da tennis, dalle lattine alle penne.
E' stato ottenuto in questo modo un archivio sensoriale unico, che permetterà ai sistemi di intelligenza artificiale di riconoscere e classificare gli oggetti con il solo senso del tatto, senza doverne osservare le immagini. Nei primi test eseguiti al Mit l'archivio del tatto ha permesso a un sistema di intelligenza artificiale di identificare gli oggetti con un’accuratezza del 76%, prevedendone il corretto peso con un margine di errore di circa 60 grammi. «Queste informazioni - hanno concluso gli autori dello studio - potranno aiutare i robot a identificare e manipolare gli oggetti, e a progettare future protesi robotiche».
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