Quasi tutti gli umani provano amore, ma la parola turca sevgi o quella ungherese szrelem non trasmettono esattamente lo stesso sentimento necessariamente, spiegano i ricercatori. Mappando i significati delle parole usate per comunicare le emozioni in più di un terzo delle lingue parlate del pianeta, i ricercatori hanno scoperto «sottili ma significative» differenze attraverso le varie culture.
Ad esempio, la parola portoghese saudade, che si riferisce specificamente ai profondi sentimenti malinconici causati dal desiderio di qualcosa di assente o perso, non ha una traduzione diretta in inglese.
Insomma, se le emozioni sono un aspetto distintivo della condizione umana, la semantica delle parole usate per descriverle può essere sfumata e con delle sottili peculiarità. E questo suggerisce che l'esperienza umana delle emozioni è modellata non solo dall'evoluzione biologica ma anche dalle parole usate per descrivere quei sentimenti.
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