Variante Delta, per alcuni vaccini basta la prima dose: la scoperta degli scienziati canadesi

Variante delta, per alcuni vaccini basta la prima dose: la scoperta degli scienziati canadesi
di Michela Allegri
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 16:12

La doppia dose di vaccino è una garanzia, ma un nuovo studio dimostra che anche una sola somministrazione dei farmaci anti-Covid, Pfizer, Moderna o AstraZeneca potrebbe offrire una protezione maggiore contro la malattia sintomatica causata dalla variante Delta rispetto a quanto dimostrato da studi precedenti. La scoperta arriva da scienziati canadesi. I risultati della ricerca erano stati annunciati venerdì scorso da AstraZeneca, ma erano già stati resi noti il 16 luglio. Gli autori sostengono che una singola dose di uno qualsiasi dei tre vaccini fornisce «una protezione considerevole contro l’infezione sintomatica e gli esiti gravi».

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Variante Delta, l'efficacia dei vaccini

In particolare, lo scudo contro la variante Delta, identificata per la prima volta in India e ora diventata la forma di coronavirus dominante in Italia e nel mondo intero, sembra essere efficace al 56% contro l’infezione sintomatica dopo una dose del vaccino Pfizer.

Con Moderna la percentuale salirebbe addirittura al 72%, mentre con AstraZeneca raggiungerebbe il 67%. Fare la seconda dose, comunque, è necessario per avere più certezze.

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I risultati, infatti, contrastano con quelli di uno studio pubblicato giovedì sul New England Journal of Medicine. Analizzando i dati di Public Health England, gli scienziati avevano rilevato che, dopo la prima somministrazione, l’efficacia del vaccino Pfizer contro la malattia sintomatica e grave era solo del 36%, mentre una iniezione del vaccino di Oxford risultava efficace al 30%. Le percentuali salivano considerevolmente dopo la seconda somministrazione.

 

Per quanto riguarda le malattie più gravi con conseguente ricovero in ospedale o morte, lo studio canadese ha invece indicato che una dose dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca sarebbe efficace rispettivamente per il 78%, 96% e 88% contro la variante Delta. Una dose del vaccino di Oxford è invece risultata molto meno efficace contro la malattia sintomatica causata dalle varianti Beta e Gamma, rilevate per la prima volta rispettivamente in Sud Africa e Brasile: si arriva solo al 48%. In questo caso per Pfizer è stato rilevato il 60% di efficacia, mentre per Moderna il 77%.

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