Batteri resistenti agli antibiotici. Continua l’allarme antibiotico-resistenza in Europa. È ormai frequente, ad esempio, la mancata risposta di batteri come Salmonella e Campylobacter a farmaci antimicrobici di uso comune, sia nell’uomo e che negli animali. A segnalarlo è un rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
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Salmonella e Campylobacter resistenti agli antibiotici
Secondo il rapporto la resistenza simultanea a più farmaci nell'uomo è stata rilevata generalmente a livelli bassi, eccezion fatta per alcuni tipi, come appunto Salmonella e Campylobacter coli, in molti Paesi dell’area europea. «La resistenza agli antibiotici, che interessa l'uomo, gli animali e l'ambiente, è una delle più serie minacce che dobbiamo affrontare a livello mondiale.
Our annual #ECDC-@EFSA_EU report on #AntimicrobialResistance in zoonotic and indicator bacteria from humans, animals & food is out now!
Report: https://t.co/2rRsoKNYH1
Press release: https://t.co/MYlFf5chgm
Follow the thread on @EAAD_EU below to see all the details ⬇️⬇️⬇️#AMR https://t.co/vt3ubKM7R2— ECDC (@ECDC_EU) March 6, 2023
LE TENDENZE
In diversi Paesi si sono però registrate tendenze incoraggianti: una percentuale crescente di batteri provenienti da animali da produzione alimentare è risultata sensibile a tutti gli antimicrobici testati. Inoltre, la prevalenza delle beta-lattamasi a spettro esteso (Esbl) e delle beta-lattamasi AmpC (AmpC) che producono E. Coli (enzimi in grado di conferire ai batteri la capacità di resistere all'azione di vari antibiotici) sta diminuendo, segnalano le due autorità. Nel periodo compreso tra il 2013 e il 2021 è stato osservato anche un calo della resistenza di Salmonella all'ampicillina e alla tetraciclina nell'uomo, in diversi Paesi. Un elemento particolarmente evidente nella S. Typhimurium, ceppo comunemente associato a suini e vitelli, che è spesso resistente a più medicinali. I dati evidenziano anche una tendenza alla diminuzione della resistenza del Campylobacter jejuni all'eritromicina nell'uomo e nei polli da carne: questo tipo di antibiotico è essenziale per la cura della campilobatteriosi.
LA RESISTENZA
Il rapporto evidenzia comuqnue una tendenza all'aumento, nello stesso periodo di tempo considerato, della resistenza del S. Enteritidis e del C. jejuni alla ciprofloxacina nell'uomo, microrganismi che provocano la maggior parte dei casi di salmonellosi e campilobatteriosi. Tendenze simili sono state osservate per il C. jejuni proveniente dai polli da carne tra il 2009 e il 2020, con resistenza alla ciprofloxacina in aumento in parecchi Paesi. Il livello di resistenza alla ciprofloxacina nel Campylobacter è ora talmente elevato – rileva il rapporto - che questo antibiotico non può più essere raccomandato per il trattamento delle infezioni gravi nell'uomo. Ecdc ed Efsa segnalano quindi che gli episodi di resistenza a questi prodotti «vanno tenuti sotto controllo e indagati».
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