Sul banco degli imputati, dopo pipistrelli e pangolini, salgono anche i cinesi tassi-furetto e i conigli: secondo gli investigatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità rientrati dalla missione a Wuhan sull'origine del Covid, anche questi animali - venduti in un mercato cinese dove sono emersi molti dei primi casi - entrano tra i potenziali sospetti che potrebbero aver trasmesso il nuovo coronavirus agli esseri umani.
Covid, scienziato tedesco: «Virus nato da errore in laboratorio a Wuhan, 600 gli indizi»
WHO investigators are honing their search for animals that could have spread the new coronavirus to humans, identifying ferret badgers and rabbits as two animal types that were sold at a Chinese market where many early cases emerged https://t.co/MEP49qUUO5
— Capital Journal (@WSJPolitics) February 18, 2021
I membri del team dell'Oms, riporta il Wall Street Journal, affermano in ogni caso che sono necessarie ulteriori indagini sui fornitori di questi e altri animali sul mercato. Il team dell'Oms continua tuttavia a tenere aperte più ipotesi concorrenti sull'origine del virus e ancora non c'è certezza se questo sia prima passato dagli animali agli esseri umani o se stesse già circolando altrove.
Covid, Oms: «A Wuhan maxi diffusione del virus a dicembre 2019, c'erano già 13 varianti»
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