Covid, Pregliasco: «Ci conviveremo per anni, per vaccinati probabili richiami contro varianti»

Covid, Pregliasco: «Ci conviveremo per anni, per vaccinati probabili richiami contro varianti»
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Martedì 16 Febbraio 2021, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 14:02

Accelerare con il vaccino anti-Covid «ci permetterebbe di avere non un azzeramento della malattia, ma una convivenza molto più civile con questo virus». Un nemico «che ci terrà ancora compagnia» secondo il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. «E anche chi si è vaccinato - ribadisce l'esperto - probabilmente dovrà fare dei richiami come per l'influenza, contro le varianti» di Sars-CoV-2 «che via via si diffonderanno, in modo da risolvere il problema che si trascinerà per una coda di alcuni anni». «È necessaria una riorganizzazione di tutti i servizi», sottolinea Pregliasco, per arrivare con i vaccini «a casa dei soggetti disabili, e in tutti i paesi dispersi nelle nostre colline e nelle nostre montagne. Io spero che si possa arrivare a un 20-30% di protezione, soprattutto dei soggetti più fragili, perché i modelli matematici ci dicono che in questo modo si ridurrebbero del 30% i ricoveri e soprattutto del 70% la mortalità. Questo è un primo obiettivo», precisa. Poi «è chiaro che l'obiettivo più alto da cercare di raggiungere è quel 70%» di copertura che consentirebbe appunto «una convivenza più civile con questo virus».

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Necessaria una cabina di regia nazionale

Una Cabina di regia per gestire a livello nazionale le vaccinazioni anti-Covid in Italia? «Condivido il fatto che ci vuole una centralizzazione e che serve un lavoro pancia a terra per una velocizzazione al massimo possibile» della profilassi, «perché i vaccini sono l'unico elemento per ridurre la sofferenza e soprattutto per far ristabilire l'economia». Continua il virologo Pregliasco, intervenuto a 'Omnibus' su La7, si è detto d'accordo con la strategia sulla quale sembrerebbe voler puntare il nuovo governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus e la minaccia varianti di Sars-CoV-2. Per implementare le vaccinazioni «dobbiamo usare tutte le strutture» e gli attori in campo: «Il volontariato di Protezione civile, e lo dico da presidente di Anpas - ricorda l'esperto - una delle grandi associazioni che si occupano di questo e che sono disponibili, l'Esercito e il Servizio sanitario nazionale.

Ma davvero con una regia complessiva - sottolinea Pregliasco - perché ogni cittadino deve avere la possibilità di disporre di dosi» vaccinali. «E poi - evidenzia - ci vuole la speranza e la voglia di vaccinarsi come elemento fondamentale».

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