Via i cappotti e gite al mare. Come fosse primavera inoltrata. Il cambiamento climatico ha fatto alzare talmente tanto la temperatura da modificare anche la fioritura delle piante. Ora, se a questo fenomeno, aggiungiamo l’inquinamento dovuto a gas di scarico e mancanza di pioggia non ci si stupisce se allergici e asmatici stagionali cominciano a star male.
Polveri sottili e temperature troppo miti per il periodo sono due aspetti della stessa medaglia: entrambi impattano sulla nostra salute. Le giornate di sole possono peggiorare l’inquinamento dell’aria perché aumentano i livelli di ozono ai quali sono particolarmente suscettibili le persone che soffrono d’asma.
IL TERMOMETRO
Oggi, allergici e asmatici, possono sperare in un’inversione di rotta del clima. Una tregua. Questi dovrebbero essere gli ultimi giorni di caldo eccezionale con valori di 10-1 gradi superiori alle medie del periodo e tanto smog. Da domani il termometro si potrebbe riabbassare, la pioggia tornare in pianura e la neve in quota.
LA FAMIGLIA
Cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria porteranno quasi metà della popolazione a soffrire di qualche forma di allergia entro il 2050, secondo le stime degli esperti. «Il fenomeno allergie – spiega il dottor Mauro Minelli, specialista in Allergologia e Immunologia e responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata – appare in crescita.
Ma se l’ereditarietà non si può contrastare e il momento per vaccinarsi contro qualche polline primaverile va ormai rimandato a dopo l’estate, è possibile difendersi dalle allergie respiratorie, riducendo l’esposizione a pollini e aria inquinata. Che, tradotto in pratica, per i casi più gravi significa controllare le centraline di rilevamento degli inquinanti e, se mostrano valori sopra la soglia, evitare di fare attività fisica all’aperto. Entro certi limiti sembra che l’uso delle mascherine possa essere di aiuto.
PRESCRIZIONI
Accendere l’aria condizionata per purificare l’aria di casa va bene, a patto che i filtri del condizionatore siano tenuti sempre puliti. Molto importante è combattere la formazione di muffe, ricorrendo a deumidificatori o condizionatori. La crescita delle muffe, negli ambienti umidi, magari dopo giornate di pioggia, può irritare le vie respiratorie e scatenare sia crisi d’asma che allergie. All’inizio della stagione dei pollini, chi soffre di allergie respiratorie dovrebbe comunque programmare un consulto con l’allergologo per la prescrizione di eventuali medicinali. Se si soffre d’asma, è bene inoltre avere sempre a portata di mano l’inalatore con i farmaci anti-asmatici.