«Carne lavorata cancerogena»: per l'Oms è come fumo e benzene

«Carne lavorata cancerogena»: per l'Oms è come fumo e benzene
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Lunedì 26 Ottobre 2015, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:55

Le carni lavorate come i wurstel «sono cancerogene», e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'probabilmente cancerogene'.


La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. «Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa».

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Ogni porzione da 50 grammi di carne lavorata o trattata mangiata giornalmente aumenta il rischio di tumore del colon-retto del 18%. È questa la conclusione alla quale sono giunti gli esperti dell'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Considerando il grande numero di consumatori di carni lavorate, affermano gli esperti Oms, «l'impatto globale sul tasso di incidenza del cancro ha un'importanza per la salute pubblica».

«Per un individuo - spiega Kurt Straif, a capo del Programma monografie dello Iarc - il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto a causa del consumo di carne trattata resta piccolo, ma tale rischio aumenta con la quantità di carne consumata». Gli esperti dello Iarc hanno considerato più di 800 studi che hanno investigato sull'associazione tra oltre una dozzina di tipi di cancro ed il consumo di carne rossa o trattata in vari Paesi e popolazioni con regimi alimentari differenti. I risultati, sottolinea il direttore dello Iarc Christopher Wild, «supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di salute pubblica che invitano a limitare il consumo di carne». Allo stesso tempo però, rileva, «la carne rossa ha un valore nutrizionale». L'invito alle autorità e alle agenzie regolatorie è quindi quello di «bilanciare i rischi e benefici del consumo di carni rosse o trattate» e di «fornire le migliori raccomandazioni alimentari possibili».

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