Notti alcoliche, non si paghi il prezzo del liberi tutti

Notti alcoliche, non si paghi il prezzo del liberi tutti
di Paolo Graldi
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Lunedì 8 Giugno 2020, 00:05
No, così no, assolutamente no. La movida senza scrupoli, la movida arrogante e sbruffona, temeraria e cretina riappare nei luoghi eletti, Ponte Milvio e Trastevere prima degli altri, e mette in scena una sfida pericolosa e inaccettabile. Si temeva che accadesse perché da quei luoghi erano partiti brutti segnali di trasgressioni anti-sicurezza già alla fine della fase del lockdown. Ma sabato sera, rispondendo a un richiamo chiassoso, quasi malmostoso a Ponte Milvio, davanti a villa Brasini e allo storico bar Mondi, poi a macchia d’olio tutt’intorno, è scattata una sceneggiata di cori da curva sud con balli e coreografie muscolose del genere “#ecchissenefregadelvirus”, che “a noi non ci fa un baffo”.

È evidente che qui non si criticano trasgressioni giovanilistiche, esibizioni di ragazzi che gozzovigliano chiassosamente ma si mette in estremo risalto la gravità di comportamenti che rischiano di compromettere l’esito di tutte le misure di contenimento della pandemia. I video rilanciati dai social vanno spediti d’urgenza ai vigili urbani che avevano promesso controlli e dissuasioni fino alle multe. 

Un “liberi tutti” che potremmo dover pagare tutti non è accettabile, anzi è vietato e da vietare perché il prezzo delle smargiassate potrebbe rivelarsi salatissimo. Assai meglio che salate lo siano le multe per chi ancora non ha capito. Come ha ricordato anche il papa Francesco ieri mattina, che con il Coronavirus «non si può ancora cantare vittoria». Non ancora.

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