Ottobrate romane, ecco i 10 parchi ideali per mangiare all'aperto

Ottobrate romane, ecco i 10 parchi ideali per mangiare all'aperto
6 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Ottobre 2018, 14:43
Ottobre è uno dei periodi più piacevoli per chi vive a Roma, ma anche per chi decide di visitarla da turista. È il mese delle famose “ottobrate romane”, le memorabili gite fuori porta e in città, con le quali si festeggiava la fine della vendemmia. E anche per i food lovers è il momento migliore per riuscire a godersi le miti temperature romane e scoprire angoli nascosti e inaspettati della Città Eterna, facendosi recapitare il proprio menù o spuntino preferito, con un semplice click.

A pochi mesi dall’arrivo di Uber Eats nella Capitale (luglio 2018), l’app californiana raddoppia i confini della consegna a domicilio raggiungendo otto nuove zone di Roma: Montesacro, Tiburtino, Centocelle e Cinecittà (dal 1 ottobre) EUR, Aurelio, Balduina, Trionfale, Ponte Milvio (dal 15 ottobre). Nuove aree e un consolidamento di quelle precedenti che il servizio di delivery di Uber festeggia creando una mini guida in collaborazione con l’Associazione Culturale Città Nascosta Milano e selezionando 10 trai i luoghi più magici da visitare a Roma, ricchi di storie tutte da gustare e dove poter organizzare anche un pic nic da sogno, in pieno stile “ottobrata romana”.

Ecco la lista dei 10 luoghi magici di Roma consigliati da Uber Eats e i consigli per ordinare in modo smart il proprio pranzo all’aperto.

Parco degli Scipioni: dove un evangelista ha rischiato di essere fritto – un angolo di verde, progettato dall’architetto Raffaele De Vico nel 1929, con alle spalle una storia millenaria. Accanto corre il primo tratto dell’antica Via Appia e vicino all’ingresso del parco sorge il piccolo oratorio rinascimentale di San Giovanni in Oleo dedicato a San Giovanni Evangelista che qui nel 92 d.C. uscì illeso dall’immersione in una vasca di olio bollente.

Villa Celimontana e Parco di San Gregorio al Celio: dove l’imperatore Claudio, assassinato coi funghi, venne divinizzato – il Celio più di ogni altro permette a chi si perde fra le sue antiche strade di sentirsi come un antico romano o un pellegrino del XII secolo. Scelto da Nerone per costruire la sua Domus Aurea, ospitò anche un tempio monumentale voluto dalla mamma di Nerone, Agrippina, in onore del marito da lei avvelenato senza rimpianti con un mix di funghi velenosi.

Villa Leopardi Dittajuti: dove una vigna lascia il posto a una Villa di delizie e signorine allegre intrattenevano gli ospiti – Fin dal Medioevo via Nomentana scorreva in mezzo a vigne e terreni agricoli. A partire dal XIX secolo i modesti casolari di campagna vengono sostituiti da dimore principesche. Anche la nobile famiglia recanatese alla quale apparteneva il poeta Giacomo Leopardi, i conti Leopardi Dittajuti, qui possedeva una vigna al posto della quale fu costruita un’elegante villa in stile neo-medievale. Nata come Casino di delizie, fu poi trasformata in albergo e divenne successivamente la sede di un bordello. Nel 1975 venne espropriata e il parco aperto al pubblico.

Parco Virgiliano: dove un romantico laghetto ricorda le atmosfere lacustri della terra natale del poeta Virgilio – Progettato dall’architetto e paesaggista Raffaele De Vico, autore di numerosi parchi pubblici di Roma, il parco Virgiliano è dedicato a Virgilio, in onore del quale De Vico riproduce l’ambiente lacustre del mantovano, terra d’origine del Poeta, intorno a un romantico laghetto in rocaille.

Parco Savello: dove sulle rovine di una roccaforte medievale è sorto uno dei giardini più romantici di Roma – Con una delle viste più belle sulla città, il parco sorge sull’Aventino ed è anche noto come Giardino degli Aranci, in omaggio a quello piantato da San Domenico nel 1203 nel vicino chiostro di S. Sabina, ancora oggi visibile tramite un foro aperto nel muro del portico della chiesa.

Parco di Villa Mazzanti a Monte Mario: Dove un ricco borghese emulò i fasti dell’aristocrazia romana – Per secoli meta privilegiata di artisti e scrittori, Monte Mario è il più alto dei colli di Roma. Qui sorge la quattrocentesca Villa Mellini, oggi sede dell’Osservatorio Astronomico, dove Goethe era solito trascorrere ore in contemplazione e silenzio.

Parco Giordani Sangalli: Dove un comitato spontaneo di cittadini ha dato vita a un piccolo grande miracolo – Nel cuore di Torpignattara, aperto agli anni Ottanta del secolo scorso grazie alla demolizione delle baracche costruite fra gli archi dell’Acquedotto immortalate nel celebre film di Pasolini “Ragazzi di vita”, è rimasto per decenni in stato di abbandono. Dal 2014 è stato “preso in carico” da un comitato di residenti che si sono resi promotori di un progetto di recupero e pulizia che da allora lo ha reso fruibile a tutti.

Riserva naturale della Valle dell’Aniene - Creata nel 1997, con un’estensione di 620 ettari distribuiti lungo l’ultimo tratto dell’Aniene, questa straordinaria riserva ha consentito di preservare un’ampia porzione della campagna romana, celebre per la sua morfologia dolce e variegata, creando un polmone verde che taglia trasversalmente alcuni dei quartieri più densamente popolati della zona orientale della capitale. Un luogo magico che permette di lasciarsi alle spalle il caos cittadino.

Parco Centrale del Lago: dove mille alberi di ciliegio danno l’illusione di essere nel Paese del Sol Levante – Un altro dei parchi progettati dall’architetto e paesaggista De Vico, oggi ospita mille alberi di ciliegio donati dalla città di Tokio in occasione delle Olimpiadi del 1960 che in primavera regalano l’illusione di essere nel Paese del Sol Levante.

Villa Doria Pamphili: dove i garibaldini hanno combattuto per la libertà – Sorto su una vigna convertita dai Doria Pamphilj a metà del XVII secolo in fastosa residenza nobiliare di campagna, è il parco pubblico più grande e affascinante di Roma. Nel 1849 fu teatro di una fra le più sanguinose battaglie combattute da Garibaldi in difesa della Repubblica Romana contro le truppe francesi, nel corso della quale venne ferito a morte Goffredo Mameli, autore dei versi dell’inno nazionale.

Una volta scelta la meta, basta seguire pochi accorgimenti per farsi consegnare il proprio ordine all’aperto in modo semplice:

Più indicazioni ci sono, meglio è: senza un indirizzo preciso farsi recapitare il pranzo potrebbe diventare una vera impresa. Per fortuna Uber Eats dà la possibilità di fornire indicazioni molto dettagliate al corriere, subito prima di inoltrare l’ordine al ristorante. In questa fase è importante condividere quante più informazioni possibili per essere certi di essere trovati. Quando ci si trova in un parco o in un giardino, il consiglio è quello di inserire istruzioni su un luogo ben riconoscibile (es. un chiosco, un’area giochi, un laghetto) in cui incontrare il corriere e ritirare l’ordine. Tramite l’app si ha comunque la possibilità di vedere dove si trova il corriere in ogni istante, dal momento dell’ordine fino alla consegna, seguendolo passo per passo fino al punto di incontro stabilito.

Segui il tragitto del corriere: una delle funzionalità più apprezzate dell’app di Uber Eats è la possibilità di seguire passo passo il percorso del corriere sulla mappa, questo permette anche di vedere in tempo reale dove si trova e intervenire in caso stia sbagliando strada.

Chiama il corriere: in caso di necessità è possibile contattare telefonicamente il corriere in qualunque istante. L’applicazione anonimizza il numero di telefono in modo da non lasciarne traccia

Consegna in un punto stabilito: una delle ultime funzioni introdotte nell’app di Uber Eats consente di fissare un punto di incontro comune, è possibile stabilire ad esempio che la consegna avverrà all’ingresso del parco anziché all’interno dello stesso, a tutto vantaggio sia del corriere che del destinatario.

Pianificare il pranzo in anticipo: c’è chi non riesce a rilassarsi nemmeno durante il weekend e ha bisogno di avere sempre tutto sotto controllo, e proprio per questo Uber Eats permette di pianificare l’ordine con anticipo. Questa funzionalità è perfetta sia per chi ha la mania dell’organizzazione, sia per chi, una volta raggiunto il giardino, vuole solo rilassarsi ed evitare di spezzare la giornata di riposo con il momento di indecisione su cosa ordinare. Si più decidere cosa mangiare e da dove ordinarlo da un’ora a una settimana prima della consegna desiderata, con la certezza di ricevere il pranzo con puntualità e nel posto indicato.


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA