Se la terza età imbocca il tunnel dell’acquagym

Se la terza età imbocca il tunnel dell’acquagym
di Mimmo Ferretti
1 Minuto di Lettura
Domenica 21 Ottobre 2018, 00:00
Piscina in zona Torpignattara. Alle 10 in punto, il mercoledì e il venerdì, parte la musica. Dance. Anzi, techno, quella che ti entra nella testa e ti rimbomba nella pancia. A bordo vasca una cassa a palla, in acqua una dozzina abbondante di ragazzette, età media 75 anni, peso medio 75 chili. Mamme, nonne e bisnonne alle quali il dottore ha ordinato di muoversi. Di fare attività fisica. Inevitabile, in certi casi, infilarsi nel tunnel dell’acquagym. L’istruttrice urla comandi semplici e imperiosi: alza le ginocchia, tieni le braccia attaccate al corpo, muovi bene quelle gambe, dai, forza, non stare ferma.

Loro, le allieve, fanno di tutto, e con tanta fatica, per non deluderla. E così si va avanti per una mezzoretta abbondante, mentre la musica detta in maniera ossessiva il ritmo dello sgrammaticato “balletto” acquatico. Uno spettacolo di una dolcezza unica, comunque. Tenero, coccoloso, pacioso. Vero. Nulla a che vedere, però, con i commenti che accompagnano l’uscita di scena delle donne. Uno a caso. «Guarda che ora amo fatto... Devo annà a casa de corsa, perché all’una arriva mi fijo e se nun trova da magnà pronto se incazza e me strappa la tessera della piscina». Sì, va bene: ma poi al dottore chi glielo dice?
© RIPRODUZIONE RISERVATA