Le lezioni sono partite, ma i primi 4 non arrivano

di Raffaella Troili
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 00:05
Lui rivendica autonomia, a cominciare dalla gestione del diario. Ma non è facile fidarsi, possibile che in un’ora o poco più abbia fatto greco, latino, epica, inglese e biologia anzi biology? Eppure non ci sono brutti voti a cui appellarsi, solo un atteggiamento sciolto, leggero, troppo disinvolto, così diverso da chi dovrebbe passare il tempo ingobbito sui libri, gli occhi lucidi, stanchi. Così le mamme spione si confrontano e un po’ si rincuorano e un po’ si fomentano: Carolina è come Marco “ma che si studia così? tanto prima o poi arriva la sveglia, i primi 4”. ‘Sti primi 4 un po’ catartici, che daranno il fianco a tutta una serie di contromisure e ingiurie però non arrivano e i genitori non se lo spiegano. I ragazzi vivacchiano sereni, si confrontano i compiti su whatsapp, chiudono i libri a tempi di record, imparano nozioni ma anche a raccontare balle. Non capiscono tutta questa ansia. Il registro elettronico non aiuta: tutti quei compiti in fila ordinati, sembrano un mare, ancora di più, meglio non controllare troppo. E aspettare la sveglia, se e quando arriverà. Che poi a dirla tutta, visto lo stato di grazia e onnipotenza adolescenziale in corso, colpirà di più i genitori, che hanno scordato i loro tanti 4, i 5 meno meno, nascosti in qualche cassetto e archiviati come la perduta fanciullezza. 
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