Esami on line, la vera paura sono connessioni e microfoni

di Raffaella Troili
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 17 Giugno 2020, 00:00
Se Michele non fosse uscito a comprare i cornetti, non si sarebbe imbattuto negli operai che con le forbici in mano stavano per tranciare il cavo del telefono e di internet. Erano le 8.20, suo figlio poche ore dopo si sarebbe dovuto collegare per gli esami di terza media.

«Fermi, che state facendo?» e loro, con in una mano una forbice e nell’altra il filo, indolenti: «Dobbiamo fa’ i lavori, stacchiamo internet e il telefono per tutto il giorno». Dopo lunghe trattative, hanno trovato una soluzione: un cavo che da sotto, saliva lungo le scale fino al secondo piano di una palazzina sulla Cassia e si attaccava al modem di casa. «’Nte preoccupà l’esame too famo fa...», hanno detto gli operai al ragazzino in pieno ripasso. E così tutto è andato liscio, cornetti compresi, l’esame si è svolto, cose che succedono solo a Roma. 

Ne sa qualcosa Stefano che dopo tre giorni a fare prove, il giorno in cui il figlio è entrato sulla piattaforma indicata dai prof, non si sentiva nulla, e lui era il primo esaminando della III A. Anche lui non si è perso d’animo, sudarella e adrenalina a mille, lui che è il mago della tecnologia ha fatto collegare il figlio dal telefonino. A mali estremi... Ma che stress, questi esami on line. Facili sì, forse più degli altri anni... se però riesci a farli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA