Roma nord e il rito della settimana bianca a Cortina, tra uomini impellicciati e il nuovo (criticato) Camineto di Briatore

Roma nord e il rito della settimana bianca a Cortina, tra uomini impellicciati e il nuovo (criticato) Camineto di Briatore
di Veronica Cursi
2 Minuti di Lettura
Sabato 27 Gennaio 2024, 10:27

Finite le vacanze di Natale è tempo di pensare alla settimana bianca. Il popolo di Roma nord è pronto a trasferirsi in massa a Cortina D'Ampezzo, l'unico posto di montagna che per loro sembra esistere sulla cartina geografica, dove chi non ha casa da generazioni (e già per questo viene considerato un outsider), deve sbrigarsi a trovare una sistemazione. Perché quest'anno, complici anche le Olimpiadi del 2026, con molti alberghi in ristrutturazione, la perla delle Dolomiti è diventata ancora più inaccessibile: prezzi esagerati (anche per gli habitué) e sold out quasi dappertutto. Così chi ha delle soffiate su possibili stanze se le tiene per se: mors tua, vita mea.

I privilegiati che ce l'hanno fatta, si preparano a godersi qualche giorno sulle piste del Faloria o in Tofana, con l'imperdibile struscio davanti alla Cooperativa e una puntatina al nuovo El Camineto di Briatore, che i più snob però hanno già definito una cafonata. Cortina è forse l'unico posto in cui si possono trovare ancora maschi adulti che in pieno pomeriggio passeggiano con cappotti di visone e mantelli di leopardo, con lo Skipass settimanale che costa quanto lo stipendio mensile di un metalmeccanico. Poi si torna a Roma per incontrare le stesse identiche persone che hai visto in settimana bianca. Ma a loro piace proprio così.
 

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