Il 60% dei ristoranti a Roma non ha spazi per i tavolini esterni, ecco perché la ripresa di cene e pranzi da domani, col Lazio che torna in zona gialla, rischia di trasformarsi in una ripartenza dimezzata, a vantaggio di una quota minoritaria di locali. Il Campidoglio sta provando allargare in corsa le aree per i dehors. L’ultima idea è quella di pedonalizzare alcune strade della viabilità secondaria, a tempo, negli orari dei pasti, dalle 13 alle 15 e dalle 20 alle 22. «Si potrebbero creare delle fasce a pranzo e a cena, in modo da non chiudere le strade l’intera giornata, limitando le ripercussioni sul traffico - spiega l’assessore al Commercio, Andrea Coia - Stiamo facendo tutto il possibile per aumentare gli spazi per i ristoranti, spero si arrivi a definire le nuove regole in due settimane, più in là non avrebbe molto senso».
«Speriamo bene», i ristoratori di Roma centro si preparano alle riaperture di lunedì
Gli stalli
La giunta ha dato mandato agli uffici di concedere ai ristoratori parte dei parcheggi della grande viabilità, c’è una delibera, ma i tecnici dei Trasporti continuano a spedire ai gestori pareri negativi. «Purtroppo non seguono la nostra indicazione - interviene ancora Coia - il dipartimento della Mobilità interpreta male il codice della strada, perché quegli spazi si possono occupare».
Le zone
Si va da via di San Giovanni in Laterano (un tempo era già pedonale), a via Urbana, via Frattina e via della Croce. A Trastevere si pensa invece a vicolo del Cinque. Si tratta di proposte, ovviamente, che dovranno essere valutate soprattutto per quanto riguarda l’impatto sulla viabilità. «Si pensa - aggiunge Pica - anche a semi-pedonalizzazioni con il limite di velocità di 30km/h». «Massima disponibilità da parte nostra aggiunge - Sergio Paolantoni, numero uno della Fipe Confcommercio - l’assessore Coia è pronto al dialogo e questo ci rende fiduciosi». E in periferia cosa accadrà? «Stiamo ascoltando le istanze degli associati, si pensa a interventi in zona Tuscolana, Tiburtino, Trionfale e Flaminio», continua la Confcommercio. Anche la Cna, spiega Michelangelo Melchionno, sta «cercando di capire con quali modalità poter pedonalizzare».
Nei caffè
Resta il nodo dei bar, che non potranno servire caffè e cornetti al bancone, come avveniva invece con la precedente zona gialla. Anche in questo caso, il servizio è ammesso solo all’esterno. Per Confesecenti «è un grave danno, così non è una vera riapertura».