Dopo la scoperta della gravidanza, è arrivato l'aborto, al quarto mese. Nessuno in casa si è accorto della violenza. L'accusato, in quel momento ubriaco, ora è in carcere e per lui Tribunale di Civitavecchia ha disposto il giudizio immediato. «Ero ubriaco, non ricordo nulla» avrebbe detto l'immigrato.
Dalle ricostruzioni degli inquirenti tutto sembra essere cominciato in una calda serata agostana, di ritorno da una festa. «In queste occasioni le donne non bevono, ma gli uomini sì», avrebbe detto la moglie dell'imputato sentita dai pm. È al rientro a casa che l'uomo sarebbe andato dalla nipotina. Nessuno però avrebbe udito alcunché. «Prima di condannare è necessario capire quello che è successo per garantirgli un giusto processo e una giusta pena», ha commentato il legale del 35enne Andrea Manasse.
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