Villa Ada, a rischio centinaia di alberi esotici

Villa Ada, a rischio centinaia di alberi esotici
di Elena Alleva
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Sabato 28 Settembre 2019, 10:06
Villa Ada non è soltanto un prezioso polmone verde di 1.750.000 mq, ma anche e soprattutto un parco storico di gran pregio che ospita rari esemplari esotici. Fra questi, ad esempio, le maclure (Maclura pomifera) riconoscibile dai frutti bitorzoluti, oppure la Metasequoia glyptostroboides (se non è ancora crollata), una conifera che viene chiamata anche abete d'acqua, perché in natura cresce solo lungo le rive dei corsi d'acqua dolce. Ancora: il Liriodendron tulipifera, o albero dei tulipani, che si trova nei pressi del grande lago, e le sughere (Quercus suber) che costituiscono un boschetto nei pressi dell'area attrezzata per fare sport all'aria aperta.

La villa è alberata per l'80%. La parte aperta al pubblico ospita fra i viali ampie zone a prato delimitate da siepi di alloro; mentre quella chiusa è una sorta di giungla, caratterizzata un intricato sottobosco. Gli alberi che si incontrano di più nei viali sono pini, lecci e alte querce, tigli, cipressi, ippocastani, palme nane, ailanti, allori, ligustri, olmi e aceri. Hanno avuto qualche giorno di gloria anche i cedri, quando un anno fa qualcuno ha segnalato sui rami di uno di questi alberi una rudimentale casetta, poi rimossa, costruita da alcuni atletici ragazzi alla ricerca di tranquillità per leggere e meditare.
 
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