Settebagni, stazione off limits per i disabili: «Scendete alla successiva»

A causa delle barriere architettoniche si può andare solo verso il Centro

Settebagni, stazione off limits per i disabili: «Scendete alla successiva»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 2 Giugno 2022, 07:28

C'è una città incantata dalla quale una volta entrati è difficile, quasi impossibile tornare a casa. Un po' come nel film del maestro Hayao Miyazaki, ci sono tante Chihiro (la protagonista del film) che intraprendono il viaggio, lasciandosi alle spalle casa, e si ritrovano immerse in una odissea, quasi una storia fantastica per quanto sia incredibile da credere. Una di loro si chiama Lara Trivelli, ha 40 anni, è disabile, e vive a Settebagni. Persone che hanno difficoltà a camminare per raggiungere il Centro hanno poche possibilità di prendere il treno in direzione Fiumicino. Se provano ad accedere da via della Stazione di Settebagni non solo non troveranno parcheggi per disabili, ma si imbatteranno in un muro di scalini: niente rampe o ascensori per loro. L'unica possibilità è accedere da un entrata secondaria in via dello Scalo di Settebagni dopo aver percorso una strada senza marciapiedi e attraversato un piccolo varco dove le carrozzine più grandi neanche passano. Qui non c'è assistenza per i disabili e se anche Lara riuscisse a salire su un treno del binario 4 diretto verso la Nomentana, non potrebbe più tornare a casa. «Il binario 3 dove fermano i treni provenienti dal Centro, quelli che partono da Fiumicino insomma, non è attrezzato per i disabili, ci sono le scale». Silvia De Rosa, 50 anni, membro del comitato di quartiere, da anni combatte con le barriere architettoniche della stazione ferroviaria di Settebagni dove passa la linea Fiumicino-Orte. È stata lei qualche giorno fa a girare un video con la testimonianza anche di Lara.

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La rabbia

Silvia spiega: «A fine novembre dopo l'ennesima e-mail di protesta inviata, ho ricevuto un messaggio firmato dalla Direzione Commerciale, Rete Ferroviaria Italiana, Gestione Reclami RFI, dove in pratica si consiglia di scendere alla stazione ferroviaria successiva di Monterotondo che dista 10 km ed è attrezzata per i disabili».

Tradotto? «Un disabile dovrebbe fermarsi alla stazione successiva dove scatta tra l'altro la tariffa extraurbana». E poi? «Poi dovrebbe tornare indietro a Settebagni, scendendo dal binario 4 che è accessibile anche se con molte difficoltà: anche mio marito ha problemi a camminare e da 12 anni affronta questi problemi». La frase scritta dalla Gestione reclami è: «Le persone con disabilità e a ridotta mobilità possono in alternativa utilizzare la stazione di Monterotondo-Mentana, distante circa 10 km, per usufruire del servizio di assistenza PRM, secondo le indicazioni riportate sul sito web di RFI». Nella mail si legge anche che «la stazione di Settebagni rientra tra le 620 stazioni della rete nazionale inserite nel programma di progressivo adeguamento per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Pertanto, nei prossimi anni, previa disponibilità delle risorse economiche da parte dello Stato, sarà oggetto di lavori infrastrutturali che ne garantiranno la piena accessibilità». Il tema è stato discusso anche nel consiglio del III Municipio e l'atto per chiedere l'abbattimento delle barriere è stato approvato all'unanimità. Intanto Lara, proprio per le difficoltà di tornare a Settebagni con il treno ha anche interrotto gli studi. «Avrei voluto proseguire con la laurea Magistrale, ma i problemi per raggiungere La Sapienza mi hanno costretta a fermarmi alla laurea triennale in Filosofia: devo muovermi per forza in auto e con grande difficoltà la mia famiglia e io abbiamo acquistato un'auto attrezzata». Benvenuti a Settebagni, il quartiere romano da dove è possibile partire verso il Centro, ma non tornare se si hanno problemi di deambulazione. «Siamo consapevoli del disagio - hanno detto ieri da Rfi - entro l'anno partiranno le progettazioni per adeguare l'infrastruttura».

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