Stadio Roma, la procura chiede l'archiviazione per Donnarumma

Stadio Roma, la procura chiede l'archiviazione per Donnarumma
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 13:58
La Procura della Repubblica ha chiesto l'archiviazione per Stefano Antonio Donnarumma,  indagato in uno dei filoni dell'inchiesta sullo stadio a Tor di Valle. Secondo la Procura, «Donnarumma agì al di fuori di qualsivoglia accordo illecito». L'orientamento era emerso già a fine gennaio. Oggi la richiesta. Nei confronti del manager l'accusa era di corruzione legata a due sponsorizzazioni erogate in favore del presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito, tramite il suo braccio destro Camillo Mezzacapo, da 25 mila euro ciascuna, che Acea, società di cui è amministratore delegato, fece per dei concerti di Natale nel 2017 e 2018 e che si tennero presso l'auditorium di via della Conciliazione. Donnarumma è considerato estraneo a contratti di pubblicità decisi dall'allora presidente Lanzalone.

«Donnarumma è stato iscritto per il reato di corruzione perché si riteneva che avesse sollecitato la società Acea - affermano i pm nella richiesta di archiviazione - al conferimento di incarichi di consulenza legale allo studio Mezzacapo per compensare De Vito per il contributo dato alla sua nomina, quale amministratore delegato della società». Per i pm «benché emerga chiaramente dalle conversazioni intercettate come questa fosse l'aspettativa, ed anche la pretesa, di Mezzacapo e di Gianluca Bardelli (imprenditore indagato nel procedimento ndr), tuttavia le indagini non hanno consentito di raccogliere gli elementi utili a sostenere che pari fosse l'intento di Donnarumma, il quale invece sembra aver agito, al di fuori di qualsivoglia accordo illecito, secondo la prassi seguita con riferimento anche ad altri professionisti». Si aggiunge: «La posizione poi di Donnarumma in relazione all'erogazione di somme di denaro sotto forma di adesione a contratti di sponsorizzazione stipulata da Acea su sollecitazione di De Vito non ha trovato conferma nelle indagini che hanno rivelato come la decisione di stipulare i contratti in questione sia stata in realtà assunta da Luca Lanzalone», concludono i pm.

La procura ha chiesto l'archiviazione anche per Giulio Gravina, di Italpol, nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma sempre sul filone sulle sponsorizzazioni.
Gravina, secondo gli inquirenti, non aderì alle richieste del presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e dell'avvocato Camillo Mezzacapo: «Non essendo la coppia De Vito-Mezzacapo riuscita nell'intento perseguito proprio in ragione della mancata adesione alle insistenti richieste da parte di Gravina», si legge nella richiesta di archiviazione.
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