«Donnarumma è stato iscritto per il reato di corruzione perché si riteneva che avesse sollecitato la società Acea - affermano i pm nella richiesta di archiviazione - al conferimento di incarichi di consulenza legale allo studio Mezzacapo per compensare De Vito per il contributo dato alla sua nomina, quale amministratore delegato della società». Per i pm «benché emerga chiaramente dalle conversazioni intercettate come questa fosse l'aspettativa, ed anche la pretesa, di Mezzacapo e di Gianluca Bardelli (imprenditore indagato nel procedimento ndr), tuttavia le indagini non hanno consentito di raccogliere gli elementi utili a sostenere che pari fosse l'intento di Donnarumma, il quale invece sembra aver agito, al di fuori di qualsivoglia accordo illecito, secondo la prassi seguita con riferimento anche ad altri professionisti». Si aggiunge: «La posizione poi di Donnarumma in relazione all'erogazione di somme di denaro sotto forma di adesione a contratti di sponsorizzazione stipulata da Acea su sollecitazione di De Vito non ha trovato conferma nelle indagini che hanno rivelato come la decisione di stipulare i contratti in questione sia stata in realtà assunta da Luca Lanzalone», concludono i pm.
La procura ha chiesto l'archiviazione anche per Giulio Gravina, di Italpol, nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma sempre sul filone sulle sponsorizzazioni.
Gravina, secondo gli inquirenti, non aderì alle richieste del presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e dell'avvocato Camillo Mezzacapo: «Non essendo la coppia De Vito-Mezzacapo riuscita nell'intento perseguito proprio in ragione della mancata adesione alle insistenti richieste da parte di Gravina», si legge nella richiesta di archiviazione.
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