San Basilio, pusher in trasferta alla conquista del lungomare​: «Qui comandiamo noi»

Il gruppo di spacciatori partito dalla città ha aggredito alcuni parcheggiatori a Ostia

San Basilio, pusher in trasferta alla conquista del lungomare : «Qui comandiamo noi»
di Mirko Polisano
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Martedì 21 Giugno 2022, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 14:52

«Veniamo da San Basilio e ora qui comandiamo noi». E si sono scagliati contro due parcheggiatori abusivi, prima inseguendoli a piedi sul lungomare di Ostia e poi giù botte a colpi di cinta e sotto la minaccia di pezzi di bottiglie di vetro puntati alla gola. Volevano soldi, forse e sicuramente pretendevano di non pagare il parcheggio prima di andare in discoteca. Atteggiamenti da veri boss: «Qui ora siamo noi i padroni», avrebbe detto il gruppo di giovani criminali ai due posteggiatori che si sarebbero avvicinati ai ragazzi per chiedere soldi in cambio della protezione dell'auto. Ma contro di loro si sono trovati la furia dei balordi che li hanno pestati a sangue.

I fatti

Tutto è accaduto qualche sera fa a Ostia, sul lungomare Lutazio Catulo a pochi metri dalla Rotonda della Cristoforo Colombo, in uno spiazzale spesso adibito a parcheggio e gestito dagli abusivi che fanno affari sfruttando la movida del week end quando il litorale viene preso d'assalto per il divertimento del fine settimana.

La richiesta dei soldi non è stato un gesto che la banda di teppisti ha particolarmente gradito, quasi uno sgarro che negli ambienti della mala non può passare inosservato né impunito. I due parcheggiatori sono stati rincorsi e, una volta bloccati, sono stati presi a cinghiate. Uno di loro li avrebbe anche minacciati con dei colli di bottiglia rotti, molto probabilmente per derubarli dei pochi soldi che avevano chiesto ai precedenti clienti delle discoteche. Pochi minuti, ma di puro terrore per i due guardia-macchine che, fortunatamente, non hanno riportato lesioni gravi. Nessuno ha sporto denuncia. Ma su quanto accaduto stanno comunque lavorando gli investigatori di Ostia, molto attenti a quanto sta accadendo sul litorale. Un episodio grave e inquietante per gli inquirenti che stanno monitorando con particolare scrupolo le notti da sballo dei giovani sul mare di Roma. Le forze dell'ordine stanno anche lavorando a un'informativa dettagliata, frutto degli esiti dei controlli effettuati contro la mala-movida. I dati che emergerebbero - e che le forze di polizia trasmetteranno a Questura e Prefettura - vedrebbero infatti una «forte presenza» di persone provenienti dai quartieri di San Basilio - da dove arrivavano anche i responsabili dell'ultima aggressione - e Primavalle. Un elemento da non sottovalutare sotto il profilo investigativo, considerando che il mondo della notte da sempre è terreno fertile per il consumo e lo spaccio di droga.

I collegamenti

Ed è proprio da questa indagine che gli inquirenti potrebbero scoprire possibili «flussi» degni di attenzione. Gestire il traffico di stupefacenti nei locali notturni del litorale è sempre stata una prerogativa e il core-business dei Fasciani. Qualche tempo fa, uno dei fratelli di don Carmine, il boss della cosca, fu sorpreso in macchina con un capoclan proprio di Primavalle. Non un incontro casuale - a detta degli inquirenti - ma un tentativo di accordo: si stava portando avanti una trattativa «di coalizione». Un «cartello» della droga per acquisire potere e credibilità sulle piazze di spaccio, dopo l'incredibile serie di arresti. Tutti segnali da non sottovalutare.
 

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