Telecamere dotate di sensori infrarossi che a distanza di un chilometro rilevano i roghi tossici che si alzano ancora dai campi nomadi. Ecco la nuova strategia del Campidoglio contro l’annoso problemi dei fumi che appestano le periferie. Ieri l’annuncio della sindaca Virginia Raggi sull’installazione per monitorare la situazione nel campo di via Salviati: «Il nuovo sistema di sorveglianza è collegato alla Sala Sistema Roma ed è gestito dalla Polizia Locale di Roma Capitale». Siamo a Tor Sapienza, fazzoletto di terra nella zona Est, tra il IV e V Municipio, da sempre appestato dagli incendi di materiale tossico per ricavare tra l’altro rame, l’oro rosso. Le telecamere che «garantiscono un monitoraggio continuo - spiega Raggi - e l’individuazione di eventuali fonti di calore» saranno presto funzionanti anche in altri campi: in via di Salone, via Cesare Lombroso, via Luigi Candoni, Castel Romano e la Barbuta.
IL SISTEMA
Restano però scettici i residenti che da anni denunciano la presenza di fumi tossici. «C’è la vigilanza diretta da parte degli agenti della Polizia di Roma Capitale e nonostante questo i roghi sono continui - sbotta Roberto Torre, storico residente di Tor Sapienza, ex presidente del comitato di quartiere - ora la vigilanza sarà a distanza, ossia attraverso un video, per noi andrà sempre peggio perché continueranno a bruciare come fanno ogni giorno da anni».