La storia del ritrovamento cospicuo di ”marijuana” è avvenuta lunedì mattina presto, quando al 113 è arrivata la segnalazione di una donna che aveva richiesto aiuto perchè picchiata dal marito. Due equipaggi arrivano a sirene spiegate davanti la casa della segnalazione alla Magliana. Ad attendere gli agenti fuori l’abitazione, la donna che è una russa. Lei risultava un pò alticcia e quando la polizia le ha detto di andare insieme nell’appartamento, la russa ha esitato come se avesse qualcosa da nascondere. La stessa cosa è avvenuta con il marito che ha tergiversato prima di aprire la porta agli agenti. I poliziotti hanno capito che la coppia voleva nascondergli qualcosa. Ma aldilà di ogni ragionamento si sentiva in modo inequivocabile l’odore della droga. Un odore acre ed inconfondibile. Per questo gli investigatori hanno perquisito l’abitazione. Ma la droga era davvero a portata di mano. E’ stato sufficiente entrare in camera da letto e vedere le piante esposte sul balcone. Un lungo balcone per quindici piante proibite. Tornando ai presunti maltrattamenti subiti dalla donna, lei non ha sporto querela. Il giudice della Direttissima ha convalidato l’arresto di marito e moglie ma ha stabilito che in attesa del processo rimangano a piede libero.
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