Roma, Raggi sui lavori alla galleria Giovanni XXIII: «Ridurre tempi di chiusura»

Manca un piano della viabilità alternativo
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Mercoledì 8 Gennaio 2020, 16:58
Accorciare i tempi dei lavori di riqualificazione della galleria Giovanni XXIII, lavorando h24 compresi sabato e domeniche. É questa, secondo quanto si apprende, la volontà della sindaca di Roma Virginia Raggi. Oggi è prevista una riunione tra gli uffici del Simu e la ditta che effettuerà i lavori dal 20 gennaio prossimo. La prima cittadina sta cercando di arginare la vera e propria rivolta popolare che è scoppiata in tutto il quadrante interessato dai lavori che coinvolge ben tre municipi, il XIV, il XV e il XIII. Su Change.org la petizione per chiedere di rinviare i lavori sta raggiungendo rapidamente quota cinquemila firme. 

Ma l'intenzione dell'Amministrazione non è rinviare il cantiere, anzi. L'opposto: dal Campidoglio vogliono accelerare i lavori, ovvero chiudere comunque il 20 gennaio e possibilmente riaprire prima. Oggi infatti chiederanno alla ditta di lavorare invece che su due turni da 8 ore ciascuno per 16 ore consecutive, su tre turni coprendo le 24 ore, inclusi i sabati e le domeniche. Ciò comporterebbe una diminuzione dei tempi rispetto ai 75 giorni previsti per la «canna nord». In queste ore è attesa la ditta all'assessorato alle Infrastrutture per un incontro con l'assessora Linda Meleo in cui si valuterà questa possibilità.


Il rischio caos è dietro l'angolo perché a complicare il quadro già critico ci sono due fermate della metro A chiuse, Cornelia e Baldo degli Ubaldi, e pure i lavori di manutenzione sulla via Aurelia. Senza considerare che la galleria Giovanni XXIII è l'arteria fondamentale per raggiungere due ospedali, il Policlinico Gemelli e il Cristo Re, e anche lo stadio Olimpico che nei prossimi mesi ospiterà venti partite di calcio tra campionato e coppe, due incontri di rugby del Sei Nazioni, gli internazionali di tennis nella prima metà di maggio, i tre match di Euro 2020 più i concerti di artisti del calibro di Tiziano Ferro e Vasco Rossi. Un quadro, come si può immaginare, catastrofico. 

«Abbiamo chiesto, una immediata convocazione della commissione mobilità capitolina, per far ragionare la sindaca e riprogrammare tali lavori diversamente: magari ad agosto quando la città si svuota, nel periodo di chiusura delle scuole, di notte o nei giorni festivi, aprendo le corsie a turno.
Comunque non con la contemporanea chiusura di una carreggiata dell' Aurelia e delle stazioni metro Cornelia e Baldo degli Ubaldi
», scrive in una nota la consigliera capitolina di FdI Lavinia Mennuni.
«Facciamo appello alla giunta comunale affinchè valuti concretamente l'ipotesi, invocata dai residenti, di rinviare i lavori di ammodernamento della Galleria Giovanni XXIII all'estate. La chiusura prolungata di questo asse viario, in pieno inverno e con le scuole aperte, rischia di paralizzare un interno quartiere», dcie invece il consigliere comunale Pd Marco Palumbo. «Pur comprendendo la necessità di intervenire con lavori di manutenzione, chiediamo alla giunta di far slittare l'intervento a un momento meno caotico, anche in considerazione delle attuali problematiche legate alla chiusura di alcune stazioni della linea metro A - aggiunge Palumbo -. Parallelamente, chiediamo alla maggioranza di predisporre chiari percorsi di viabilità alternativa e di darne comunicazione ai residenti il prima possibile».  «Senza un piano alternativo per la viabilità, e con il trasporto pubblico inghiottito nel gorgo dell'inefficienza tra stazioni metro chiuse e guasti continui, il tentativo del sindaco Raggi di ridurre i tempi per i lavori nella Galleria è solo un palliativo. A causa di questa pessima Amministrazione sulla viabilità romana ormai regna il caos più totale», ha detto la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.

Perché, problema numero uno, non c'è ancora un piano della mobilità alternativo alle chiusure imminenti (mancano dodici giorni). Dalla giunta del Municipio XIV, l'assessore alla mobilità Valeria Pulieri sottolinea che «come municipio non abbiamo competenza sullo sviluppo di un piano alternativo ma stiamo lavorando con il SIMU e Dipartimento Mobilità per elaborarne uno e che lo pubblicheremo al più presto».

 
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