Roma, rimossi i cestini dai parchi, i cittadini protestano: «Così rifiuti ovunque»

Roma, rimossi i cestini dai parchi, i cittadini protestano: «Così rifiuti ovunque»
di Laura Bogliolo
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Venerdì 23 Aprile 2021, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 12:45

«Invece di svuotarli e pulirli li hanno tolti, anziché aumentare i servizi li diminuiscono addossando ogni responsabilità ai romani, è una follia». Ieri mattina Marta, assidua frequentatrice di villa Ada, girovagava dentro il parco portando con sé la bustina degli escrementi del suo cagnolino. «E ora dove la getto? Che fine hanno fatto i cestini?». Scomparsi, volatilizzati, inghiottiti nel nulla, c'è anche stato chi ha ipotizzato un maxi furto. In realtà dietro la scomparsa di decine di recipienti nei parchi pubblici di Roma non c'è alcun giallo, ma la mano dell'assessorato al Verde, che senza avvertire residenti o Municipio, ha portato via i cestini e li ha ammassati vicino alla sede del Servizio giardini.

«I frequentatori del parco sono rimasti disorientati, anche perché erano già stati ridotti nel numero ed erano pochissimi» sbotta Lorenzo Grassi, presidente dell'Osservatorio Sherwood. Ed erano così pochi che solo due giorni fa i comitati di zona avevano chiesto addirittura di aumentarli «visto che con il bel tempo il parco si riempirà di persone». E invece il Comune ha fatto la scelta opposta, li ha eliminati e lo farà in tanti altri parchi della Capitale. «Una follia - aggiunge Grassi - dovevano pulire, non eliminarli, il parco si riempirà di rifiuti».


LE PROTESTE
Non si sa più dove gettare le cartacce neanche a villa Massimo e nel parco Rabin, ad esempio, e la lista dei parchi senza più secchioni è destinata ad ampliarsi: sarà decisa da Comune e l'elenco ancora non c'è. «Non siamo assolutamente d'accordo - dice Grassi - penso ad esempio alle aree giochi, dove getteranno i rifiuti le mamme? Saranno costrette ad uscire in strada, ma villa Ada è immensa».

A poco più di un chilometro intanto stava scoppiando un'altra protesta. «Decisione contro ogni logica - il commento di Gianluca Margiotta del comitato Villa Torlonia - per ora i cestini ci sono, ma chi prenderà un gelato poi come farà? Dovrebbe uscire per gettare la carta?». Insomma il blitz dell'assessorato non è proprio piaciuto e ha scatenato un mare di polemiche. L'assessora del Verde Laura Fiorini ha parlato di «sterile polemica» e spiegato che verranno tolti cestini in alcune aree selezionate con l'obiettivo di tutelare l'ambiente come prevede il Nuovo Regolamento del Verde al fine di evitare «la dispersione di materiali inquinanti e lo spargimento da parte dei volatili».


LA PROMESSA
Promette parallelamente l'installazione da parte di Ama di cestini per raccolta differenziata all'esterno. I rifiuti nei parchi prima li portava via il servizio giardini, funzione che ha sempre creato polemiche. Ora il compito sarà di Ama. «Ma ieri i contenitori ancora non c'erano» denuncia Grassi. «E allora perché non mettere i cestini per la differenziata dentro le ville?» chiede Margiotta. Paolo Arca dell'associazione Per villa Pamphilj: «Siamo d'accordo con i cestini fuori, ma avrebbero dovuto avvertire con indicazioni per i frequentatori». Su tutte le furie Rino Fabiano, assessore all'Ambiente del II Municipio: «Oltre al fatto che Ama non entra dentro i parchi per pulirli e che l'Ufficio giardini svolge questa funzione in modo precario, ora, non abbiamo più i cestini, è una follia amministrativa». Il Regolamento del Verde, tra l'altro, spiega che la decisione di togliere i contenitori deve essere fatta «sentiti i Municipi», ma la consultazione con il II Distretto non c'è stata.

 

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