Caso Cervia, la moglie a 30 anni dalla scomparsa: «Stato assente»

Caso Cervia, la moglie a 30 anni dalla scomparsa: «Stato assente»
2 Minuti di Lettura
Sabato 12 Settembre 2020, 15:05

Sono passati 30 anni dalla scomparsa di Davide Cervia. Era il 12 settembre 1990 quando a Velletri non si seppe più nulla del militare italiano. Oggi la famiglia, con Le strade di Roma raccontano la storia di Davide Cervia lo ricorda continuando a chiedere verità dopo anni di indagini e la sentenza civile del 2012: «Lo Stato dopo aver perso doveva darci un risarcimento di 5 milioni - dice  la moglie di Cervia, Marisa Gentile - L'Avvocatura, però, si è espressa dicendo che non potevano essere concessi per la prescrizione e sarebbe stato un danno erariale. A quel punto abbiamo accettato il risarcimento simbolico di 1 euro tramite l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta per andare avanti e ottenere la verità sulla scomparsa di Davide. È stata una vittoria, ma triste».

Militare sparito a Velletri 28 anni fa, il ministro Trenta: «Inchiesta parlamentare atto dovuto»

Velletri, il mistero del rapimento di Davide Cervia: ministero della Difesa condannato a risarcire un euro alla famiglia

La moglie di Cervia dice che al momento «lo Stato non sta facendo nulla per Davide, come da 30 anni a questa parte. Come credere ancora nelle istituzioni?». La scomparsa di Cervia è legata al rapimento da parte di un Paese straniero, probabilmente la Francia: «Questo perché - spiega Marisa Gentile - era stato trovato un biglietto prenotato dal ministro degli Esteri francese con il nome di Davide. Il volo era di una settimana prima». Secondo la moglie di Cervia, «fino a oggi le istituzioni sono state un nemico perché ci sono stati molti ostacoli. Si può rimanere solo amareggiati davanti a tutto ciò, visto che Davide era un uomo formato per la difesa dello Stato. Questo caso mi ricorda un pò la vicenda di Ilaria Alpi, con vari insabbiamenti da parte di qualcuno per non far venir fuori la verità
».

© RIPRODUZIONE RISERVATA