Rifiuti Roma, un nuovo sito anche sulla Tiburtina. Sì allo sblocca-impianti

Rifiuti Roma, un nuovo sito anche sulla Tiburtina. Sì allo sblocca-impianti
di Laura Bogliolo e Lorenzo De Cicco
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Venerdì 7 Giugno 2019, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Si allarga la mappa dei siti per il trasbordo di rifiuti, le zone scelte dal Campidoglio per tentare di salvare Roma dall'emergenza spazzatura. L'immondizia verrà scaricata da un camion all'altro anche nella zona del Tecnopolo di via di Salone, l'area del IV Municipio già martoriata dai roghi tossici provenienti dal campo nomadi (l'ultimo due giorni fa). Sale a cinque, quindi, il numero dei siti di trasbordo scelti dall'amministrazione pentastellata con la speranza di superare le difficoltà strutturali nel settore dei rifiuti: viale Ave Ninchi a Talenti, Saxa Rubra, via di Tor Bella Monaca, via delle Testuggini a Trigoria e ora, la zona del Tecnopolo.

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L'ANNUNCIO
La presidente del IV Municipio Roberta Della Casa il 31 maggio ha incontrato un gruppo di residenti di Settecamini che ha già avviato la richiesta di rimborso della Tari presentando ricorso alla Commissione Tributaria provinciale. «Della Casa - spiega Caterina Crimeni, residente, avvocato, pronta a formare un nuovo comitato di quartiere - dinanzi alle nostre critiche sull'efficienza di Ama nel territorio ha annunciato che nell'area del Tecnopolo verrà creata una zona di trasbordo per migliorare e accelerare la raccolta dei rifiuti». Il timore dei residenti è chiaro: «Non vogliamo che questo sito si trasformi in una nuova discarica». Anche perché a Settecamini sono già tantissime le aree di accumulo di rifiuti abbandonati, fotografate e finite nel dossier che Crimeni ha consegnato a Della Casa. «L'utilizzo di camioncini da parte di Ama - si legge nel rapporto - spesso si traduce nella semina di immondizia ovunque e le strade si riempiono di spazzatura».

LE PROTESTE
Intanto, ieri a Talenti si è svolta l'ennesima manifestazione contro la creazione di un sito di trasbordo in viale Ave Ninchi con i cittadini in piazza esasperati dopo aver vissuto per un decennio accanto al Tmb Salario, fuori uso dopo il rogo dell'8 dicembre. Altre proteste, in questi giorni, si sono viste a Saxa. E la situazione della raccolta non migliora tanto che cassonetti stracolmi sono stati incendiati negli ultimi giorni in viale Libia, mentre a Casal Bertone, sempre nel IV Municipio, «la situazione è sempre al limite dell'emergenza» dice Dario Antonini, del comitato di quartiere.

Anche nel M5S c'è preoccupazione. Sia a livello romano che nazionale. Al Senato, durante la discussione sullo Sblocca-Cantieri, è stato appena approvato un emendamento grillino che taglia a massimo 60 giorni i tempi per l'autorizzazione «di impianti connessi alla gestione aerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti organici in generale». Attenzione, non varrà per tutta Italia, ma solo per gli impianti «della Regione Lazio e di Roma Capitale». «Serve un'accelerazione sui rifiuti, a partire dagli impianti per l'umido, gli scarti più molesti che attirano pure i topi», spiega Vilma Moronese, presidente (M5S) della Commissione Ambiente del Senato e promotrice del provvedimento.

L'assist dello Sblocca Cantieri servirà al Campidoglio per provare ad accelerare sui due impianti di compostaggio previsti a Osteria Nuova e Casal Selce. È una pressione sulla Regione, che però, con l'assessore Massimiliano Valeriani, replica: «Noi abbiamo rispettato tutte le norme e ci atterremo alle nuove disposizioni. Per gli impianti di compostaggio ricordiamo che era stata l'Ama a chiedere una sospensione di 6 mesi. E alla prima riunione della conferenza dei servizi sono giunti pareri negativi proprio dagli uffici capitolini. Non basta accorciare i tempi se poi non si fanno bene i progetti». Oggi intanto sarà ufficializzato il Cda dell'Ama: la giunta, come anticipato dal Messaggero, ha scelto come presidente l'avvocato Luisa Melara, il geologo Massimo Ranieri sarà l'ad, terzo membro del consiglio Paolo Longoni.

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