Recisi i tentacoli della mafia nigeriana a Roma: arresti e sequestri di droga. Contatti con l'Europa

Recisi i tentacoli della mafia nigeriana a Roma: arresti e sequestri di droga. Contatti con l'Europa
di Marco De Risi
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Giovedì 25 Luglio 2019, 22:16

Arresto dopo arresto, le indagini iniziano a far intravedere dei possibili legami con la mafia nigeriana. Sono i carabinieri ad agire in modo capillare spezzando quei tentacoli che per forza di cose devono essere la ramificazione di una piovra che agisce su scala almeno europea. I militari della compagnia Parioli, due notti fa, hanno teso un imboscata ad un individuo apparentemente insospettabile. Gli investigatori l’hanno bloccato nel traffico della stazione Tiburtina. Nascosta, in un doppio fondo dell’auto, c’era marijuana per oltre 25 chili. Il corriere è un cittadino nigeriano. Ieri, notte, i carabinieri hanno fatto il ”bis”, sempre vicino alla stazione Tiburtina: hanno fermato un nigeriano che passeggiava con uno zaino. All’interno sono stati trovati quattro chili di marijuana. Gli arresti farebbero parte della stessa inchiesta.

Perché i corrieri sono stati arrestati proprio al Tiburtino? Perchè, così come hanno dimostrato altre inchieste dell’Arma, i ”narcos” si confondono fra i passeggeri dei bus che partono dalla Tiburtina per raggiungere le varie capitali europee. In questo modo vengono vengono esportati chili e chili da ”cavalli” nigeriani da Roma in Germania, Francia, Belgio. Sono stati i carabinieri ha effettuare una serie di arresti e di sequestri di droga proprio fra i bus in partenza dalla stazione Tiburtina. Vi sono rapporti dell’Interpol che inquietano: proprio da quegli autobus parte un canale di rifornimento su larga scala. I trafficanti sanno che i controlli sugli autobus sono minori di quelli aeroportuali. Non solo. Da indagini della polizia europea si è evidenziato come spacciatori nigeriani che vivono in Germania o in Francia stabilmente siano capi del traffico.

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