All’apparenza sembrava uno dei tanti turisti che passano per la stazione Termini. Con gli occhiali da sole ed una valigetta, dalla quale non si separava mai. In realtà, la polizia ha scoperto che il cittadino algerino di 26 anni era un abile spacciatore e si dedicava anche a furti e rapine. Un uomo dalla doppia vita l’africano, che viveva in un albergo vicino alla stazione. Un albergo niente male, a quattro stelle. Una facciata di rispettabilità. Da mesi risultava ospite dell’hotel che pagava con regolarità. Il direttore ed anche le cameriere erano convinti che si trattasse di un vero turista.
SMASCHERATO
Ma le cose sono cambiate quando l’altra notte, l’equipaggio di una volante ha effettuato un normale controllo al cittadino algerino che si trovava, in linea d’aria, poco distante dal commissariato Viminale.
Lo straniero ha provato a dire che non ne sapeva nulla e che qualcuno a sua insaputa gli aveva messo la droga nella valigetta. Gli agenti hanno considerata come molto remota l’affermazione dell’algerino. L’uomo ha anche detto che non aveva una dimora fissa e che comunque la sua zona non era la stazione Termini. I poliziotti non avrebbero potuto provare il contrario, se non fosse stato che l’algerino portava in tasca una chiave dell’albergo a due passi dalla stazione Termini che gli agenti hanno raggiunto assieme al fermato. Il portiere è trasalito quando ha visto l’algerino insieme ai poliziotti. «Non capisco cosa possa avere fatto di male - ha detto agli agenti - è da mesi che è nostro ospite paga sempre puntuale». Rivelando così agli agenti dove viveva l’algerino. In pratica l’uomo aveva trasformato la zona della stazione Termini come area per mettere a segno rapine, spacciare droga, derubare i turisti.
LA PERQUISIZIONE
E l’“attività” andava bene considerando che si poteva permettere un albergo a 4 stelle. Quindi, è scattata una perquisizione nella camera della persona fermata. In pratica era stata trasformata in un mini market dell’illecito. La polizia ha trovato altra droga, un coltello con tracce di droga, un bilancino di precisione e bustine per confezionare la droga. Poi, è saltato fuori un orologio prezioso del quale l’algerino non ha saputo spiegare la provenienza. Poi, anche una valigia con l’etichetta del nome del turista al quale l’aveva rubata. Poi, una serie di vestiti risultati anch’essi rubati. L’algerino “turista” è stato tratto in arresto per spaccio di droga ed anche per ricettazione considerati i tanti oggetti trovati in camera dei quali non è riuscito a spiegare la provenienza.
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