Tutti a piedi a Roma per la seconda “domenica ecologica”. Come disposto dal Campidoglio oggi dunque, divieto di circolazione per i veicoli a motore nella “Fascia verde” (Ztl). Lo stop è previsto per la mattina, dalle 7.30 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 16.30 alle 20.30. Divieto anche per i veicoli con permesso di accesso e circolazione nelle zone a traffico limitato. Nessuna limitazione invece per i veicoli a trazione elettrica, ibridi a metano e Gpl. Ancora: per gli autoveicoli Euro 6 a benzina, per i ciclomotori e motocicli. Altri due “appuntamenti” sono previsti il 14 febbraio e il 14 marzo. La sanzione, per i “furbetti” che verranno sorpresi a circolare è dai 163 euro ai 658 euro. Si tratta di un provvedimento per limitare l’inquinamento atmosferico.
L’ultimo “sforamento” dei livelli delle polveri sottili - Pm10- nella Capitale si era registrato tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Con le centraline di Preneste e Cinecittà che avevano segnato i livelli tra 81 e 82 microgrammi per metro cubo, ben oltre la soglia di 50. Ma in quel caso, a causare l’impennata, sono stati i botti e fuochi d’artificio e non le auto in circolazione.
«La situazione delle polveri sottili è sotto controllo» precisa Alessandro Domenico Di Giosa, dirigente per l’Arpa del Servizio qualità dell’aria.
LA POLEMICA
Sulla chiusura domenicale si accende però la protesta dei commercianti. Già fiaccati dalla crisi Covid e dalla riattivazione della Ztl settimanale: «Siamo a un passo dal baratro - denuncia Valter Giammaria, presidente Confesercenti Lazio- chiudere il centro storico anche la domenica è un’altra mazzata. Sono proprio i commercianti del centro a soffrire maggiormente. Neanche con i saldi i titolari hanno rifiatato. Queste continue limitazioni non fanno che aggravare la nostra situazione». A pesare sui conti dei negozianti, l’assenza dei turisti. Spariti con la seconda ondata della pandemia. Intanto slitta a martedì mattina la riapertura della metro Spagna, per alcuni lavori di adeguamento. Atac ha bisogno di 24 ore in più. .