Coronavirus, Sartoria a Roma produceva mascherine illegali, Guidonia: farmacia aveva quintuplicato i prezzi

Coronavirus, Sartoria a Roma produceva mascherine illegali, Guidonia: farmacia aveva quintuplicato i prezzi
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Sabato 14 Marzo 2020, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 12:52
Emergenza coronavirus: la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 700 mascherine non sicure e vendute a prezzi fuori mercato. In zona Portuense, alla periferia est della Capitale, i finanzieri hanno scoperto una sartoria che produce artigianalmente mascherine: il titolare dell’attività ne aveva pubblicizzato la vendita ed era pronto a immetterle in commercio, nonostante fossero sprovviste del marchio di qualità Ce. Per questo, quindi, è stato denunciato. 

A Guidonia Montecelio, invece, nel retrobottega di una farmacia, sulla cui porta d’ingresso era esposto un cartello con la scritta «mascherine esaurite», le fiamme gialle hanno sequestrato 228 mascherine che venivano vendute al prezzo di 35 euro l’uno, cinque volte superiore al loro valore di acquisto.

Per il titolare e tre dei suoi dipendenti è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria di Tivoli per il reato di «manovre speculative su merci». Le mascherine sequestrate sono state assegnate alla Protezione Civile e destinate agli operatori impegnati nell’emergenza. Infine, in una rivendita in zona Romanina, sono state sequestrate altre 480 mascherine non in linea con gli standard di sicurezza: erano state acquistate in nero e l’esercente, poi denunciato, le teneva nascoste sotto il bancone. Sono in corso indagini per risalire all’origine della filiera. 
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